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Cronaca Riviere / Via del Vescovado, 49

Tana del Luppolo, rischio chiusura: «Non posso vendere la birre a 10 euro»

E' uno dei locali storici del centro cittadino, punto di riferimento per tanti appassionati di sport. Bollette raddoppiate se non triplicate. Ma non è solo una questione di spese

Luca Tomasi è alla Tana del Luppolo dal 2012, come socio. Diventato prorietario nel 2016, gestisce un locale che porta questo nome dal 2002. Oggi è a rischio chiusura, uno dei locali storici del centro cittadino. La Tana del Luppolo si trova in via Vescovado, punto di riferimento per tanti appassionati di sport. Sono numerosi infatti quelli che si recano nel locale per assistere alle partite di calcio e di rugby. Tra i rincari però, di questo ultimo periodo, anche la quota dell'abbonamento alla piattaforma Sky è cresciuto. «E' aumento da 380 a 440 e neppure so perchè», spiega Luca Tomasi. Fosse il solo problema che deve affrontare, lui come molti altri esercenti: «La bolletta dell'Enel ha raggiunto gli 840 euro. L'affitto è aumentato di un terzo. Ma in generale è aumentato tutto».

Bollette

Tra le tante complicazioni c'è anche il fatto che le condizioni dei fornitori non sono per forza più come prima: «Ormai ogni cosa che viene consegnata va pagata subito, se non in anticipo. Nessuno fa più magazzino. Ed è aumentato tutto, dal Campari al caffé». Chiediamo se è dovuto intervenire sui prezzi: «Ho ritoccato solo il prezzo dello Spritz e del Prosecco, il resto è come prima, anche il caffé. Ma così nessuno può resistere a lungo. Dobbiamo metterci a vendere le birre a 10 euro?». 

Strada

Ci sono delle soluzioni nel breve e medio termine che possono scongiurare il pericolo di dover abbassare le saracinesche definitivamente? «Se già le condizioni sono difficili, non aiuta neppure dove ci troviamo, paradossalmente. Siamo a un passo dal Duomo, in pieno centro eppure la strada è pericolosa, soprattutto per le bicilette. I cassonetti dell'Università sono davanti al dipartimento, urge una soluzione diversa. Sono rimaste otto attività su quindici che c'erano prima della pandemia, in questa via. Fare qualcosa per far sì che non si debba chiudere può anche semplicemente aumentare l'accessibilità, di pedoni e biciclette. Ma le condizioni della strada disincentivano il passaggio, perché c'è sempre il rischio di cadere se si pedala sul selciato. Anche queste sono accortezze che possono aiutarci, poi se insieme anche le bollette tornassero a valori umani sarebbe addirittura meglio». 

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