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Cronaca Este / Via Principe Amedeo

Geometra del Genio civile intasca tangente: arrestato per concussione

In manette ieri un tecnico 55enne della sede di Este dell'ente. È accusato di aver chiesto e ottenuto 2mila euro da un imprenditore della zona per velocizzare il pagamento di alcuni lavori eseguiti dalla ditta di quest'ultimo

Tangenti per "velocizzare" le pratiche per il pagamento di crediti vantati da imprese private nei confronti di enti pubblici. È l'ennesimo scandalo di corruzione "all'italiana" di cui purtroppo le cronache nazionali danno conto con frequenza quasi quotidiana e che oggi toccano da vicino anche il Padovano.

L'ARRESTO. In manette nel tardo pomeriggio di ieri con l'accusa del reato di concussione è finito Alessio S., residente a Stanghella, tecnico 55enne del Genio civile in servizio nella sede distaccata di Este. L'uomo, geometra, è stato arrestato in flagranza dai carabinieri del nucleo investigativo di Padova subito dopo aver intascato una “mazzetta” di 2mila euro da un imprenditore patavino.

LA DENUNCIA. Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia presentata nei giorni scorsi dall'imprenditore, ormai esasperato dalle continue pressioni del geometra per velocizzare le procedure di pagamento di crediti che vantava nei confronti dell’Ente pubblico. La vittima aveva eseguito lavori in un cantiere nella Bassa padovana tra il settembre 2011 alla primavera di quest'anno a seguito di un appalto pubblico del valore di circa 250mila euro vinto nel 2010.

LE RICHIESTE DEL GEOMETRA. Nell’ultima fase del cantiere in cui era necessaria la verifica dello stato di avanzamento lavori da cui  dipendeva il pagamento da parte dell’amministrazione committente, il  tecnico ha chiesto alla vittima, in cambio di celerità e assenza di “intoppi”, un appannaggio di 5mila euro.

LE MAZZETTE. Dopo qualche giorno dalla richiesta, durante l’ennesimo sopralluogo al cantiere, l’imprenditore ha consegnato al geometra una prima trances di 2mila euro, ottenendo quasi subito il pagamento dell’ultimo Sal, rinviando il saldo della tangente al rilascio del certificato di regolare esecuzione dei lavori. A questo secondo appuntamento, però, insieme alla vittima si sono presentati appunto anche gli investigatori, che dopo aver osservato da lontano lo scambio e fatto allontanare l’imprenditore, hanno seguito il geometra fino al suo ufficio, dichiarandolo in arresto.

IL MALORE. Il geometra, che alla vista dei carabinieri ha detto "ho sbagliato", è stato colto da un improvviso malore che lo ha costretto a ricorrere alle cure dei sanitari e, successivamente, è stato accompagnato negli uffici del nucleo Investigativo per espletare le formalità di rito, al termine delle quali è stato portato nel carcere Due Palazzi a Padova dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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