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Cronaca Abano Terme

Tangentopoli delle Terme, nuove ammissioni "Ho truccato la gara per paura di Claudio"

Parla Spadot, ex dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Abano, accusato di turbativa di gara e corruzione: "Non per soldi, ho manomesso i bandi per tenermi il posto"

Non il tornaconto economico: sarebbe stata la paura, a convincere i dipendenti del comune di Abano Terme ad assecondare il presunto sistema di tangenti ideato dall'ormai ex sindaco della cittadina aponense Luca Claudio. Un sistema di "mazzette" attraverso il quale, dal 2008 al 2015, sarebbe stata gestita l'assegnazione dei lavori nell'ambito del verde e dell'edilizia nei due comuni di Abano e Montegrotto, e che sarebbe stato totalmente manovrato dall'ex primo cittadino.

AD APRILE 2015: SCOPPIA LA "TANGENTOPOLI DELLE TERME" - LUGLIO 2015: Finanza in società e a casa di Claudio - L'INCHIESTA SI AMPLIA: Dal verde ai grandi appalti - L'ASSESSORE DI MONTEGROTTO: "Sistema creato da Luca Claudio" - GIUGNO 2016: L'arresto di Luca Claudio

L'INTERROGATORIO. A confermarlo agli inquirenti - come riportano i quotidiani locali - sarebbe stato, nel corso di un lungo interrogatorio durato oltre due ore, Maurizio Spadot, dirigente dell’ufficio tecnico di Abano, in carcere dal 5 luglio scorso con le accuse di turbativa di gara e corruzione. Davanti al pubblico ministero Federica Baccaglini e al tenente colonnello Luca Lettere, Spadot avrebbe ammesso tutti i reati che gli vengono contestati. Assieme a Guido Granuzzo, responsabile dell’ufficio ambiente del comune di Abano, avrebbe truccato la gara d'appalto per l'assegnazione dei lavori per la riqualificazione di via Guazzi a Giarre, favorendo la Pistorello Spa. 

LE VITTIME DEL SISTEMA: "Costretti a pagare per lavorare"

"PAURA DI LUCA CLAUDIO". Spadot avrebbe confermato di essere stato in difficoltà economiche e di avere stretto accordi con Pistorello perché gli comprasse la casa, che gli era stata pignorata, e gli trovasse un posto dove vivere con la moglie e i cagnolini. Inoltre, avrebbe assecondato le richieste di Luca Claudio - unico regista del "sistema" tangentizio - temendo ripercussioni da parte di quest'ultimo e, in particolare, che non gli venisse rinnovato il posto di lavoro. 

ALTRI INTERROGATORI. Per gli inquirenti si tratta di un altro importante tassello nell'ambito della cosidetta "tangentopoli delle Terme", dopo gli interrogatori di Massimo Trevisan, l'imprenditore di Mestrino ritenuto il "prestanome" di Claudio, Luciano Pistorello, titolare della Pistorello Spa, del suo dipendente Luciano Di Caro e di Guido Granuzzo, responsabile dell’ufficio ambiente del comune di Abano.

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