Secessionisti, chiuse le indagini "Tanko costruito per terrorismo"
La procura di Brescia ha chiuso le verifiche in merito al gruppo di veneti coinvolto nella costruzione di un mezzo corazzato, finalizzato a "un'azione eclatante a Venezia". Cinquanta persone rischiano il processo
Avevano fabbricato un carro armato artigianale attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri, ma durante le fasi di montaggio c'erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi per la sua costruzione. Il "tanko" in questione, un mezzo corazzato finalizzato a "un'azione eclatante a Venezia, in piazza san Marco", era stato trovato in un capannone denominato "arsenale", a Casale di Scodosia, "epicentro", secondo quanto si è appreso, del gruppo di secessionisti veneti finti nel mirino del Ros, con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico.
VIDEO: Guarda la costruzione del "tanko"
"TERRORISMO". I fatti risalgono all'aprile 2014, quando furono arrestate 24 persone. Ora, la procura di Brescia ha concluso le indagini a carico di 52 persone e si prepara a chiederne il processo. Come riportano i quotidiani locali, a 18 indagati si contesta la costituzione dell’associazione, denominata "L’Alleanza", "con il proposito di compimento di atti di violenza quali l'occupazione militare di piazza San Marco a Venezia", che sarebbe avvenuta mediante il "tanko". L'accusa, per gli altri 32 coinvolti, è di partecipazione all'associazione "terroristica" in questione.
NEL PADOVANO: Indagato anche un poliziotto e ritrovato anche il vecchio "tanko" del '97
SERENISSIMI, LIFE E FORCONI. Coinvolti nell'inchiesta anche due ex "Serenissimi" che assaltarono il campanile di San Marco, a Venezia, nella notte tra l' 8 e 9 maggio 1997, con il famoso "tanko". Si tratta di Luigi Faccia, di Agna e di Flavio Contin. In manette anche un altro padovano, residente nel capoluogo, Riccardo Lovato. Tra i nomi "noti", fu arrestato anche Lucio Chiavegato, leader dei cosiddetti forconi, e il fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta.
BITONCI (LEGA): "Macché terroristi, vanno subito scarcerati"
LEGA. "Il rinvio a giudizio dei 50 serenissimi per eversione e terrorismo è un clamoroso errore della giustizia. Non si possono processare le idee, non si può incarcerare e far subire una lunga traversia giudiziaria a della brava gente. Queste persone non hanno commesso nessun reato, condividevano l'amore per la propria terra e un sentimento politico nobile come il desiderio di indipendenza. Tempo e risorse della magistratura si concentrino sui problemi veri di questo paese non sui serenissimi, loro non hanno fatto niente di male". Lo dichiarano Erika Stefani e Paolo Tosato, senatori veneti della Lega Nord.