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Cronaca

Taser ai poliziotti, plaudono i sindacati: "La sicurezza è il nostro interesse primario"

"Finalmente dagli annunci ai fatti - affermano i rappresentanti di Fsp e Lo Scudo - ma servono garanzie per il personale". Oggi il convegno di prevenzione in collaborazione con Lilt

Mercoledì 4 luglio è arrivata la conferma: Padova sarà una delle 11 città italiane protagonista della sperimentazione del Teaser in dotazione alle forze dell'ordine. Particolarmente soddisfatti i sindacati di polizia, che all'indomani del via libera sono intervenuti sull'argomento. Hanno espresso le loro opinioni Valter Mazzetti, segretario generale nazionale Fsp, il segretario regionale Luca Capalbo e il segretario provinciale de Lo Scudo, Ivan Russo.

Prevenzione e salute: le priorità in un meeting dedicato

A rilasciare le prime dichiarazioni è il segretario nazionale, che coglie l'occasione per ricordare l'importanza della partnership con Lilt (Lega italiana per la lotta al tumore) nell'ambito della salute e prevenzione, che proprio oggi prevede il convegno “Prevenzione e screening del melanoma tra il personale della polizia di Stato", aperto a tutti gli agenti. Un segno tangibile di come il sindacato non si occupi solo di episodi di malagestione, ma sia attentissimo anche alla salute generale di tutti i lavoratori della polizia. 

Convegno Lilt-2

Convegno Fsp Lilt-2

L'importanza delle "armi intermedie"

A proposito dell'avvio della sperimentazione del Taser a Padova, Mazzetti non nasconde l'entusiasmo: “É una bella notizia, abbiamo invocato per tanto tempo l'adozione di strumenti intermedi, cioè armi non letali che stiano a metà tra la pistola d'ordinanza e l'uso delle nude mani negli interventi”. Strumenti che permettono di lavorare in sicurezza, garantendo anche quella delle persone che vanno contrastate. Nel capoluogo patavino il Taser sarà in dotazione alla polizia, in altre città classificate come “medie” sarà invece affidato a carabinieri e guardia di finanza.

Il flop dello spray al peperoncino

L'impiego di questo nuovo strumento chiama in causa quello dello spray al peperoncino, su cui è intervenuto anche il segretario provinciale de Lo Scudo, Ivan Russo: “Si è rivelato totalmente inadeguato, perché con un principio attivo minore di quelli in libera vendita ai privati e senza getto balistico: in sintesi, causava più inconvenienti che utilità”. Concorda Mazzetti, facendo notare come, di fronte a persone alterate a livello psicofisico, sarebbe necessario quantomeno uno spray con una potenza nettamente maggiore.

Un'arma difensiva

Russo ha invece espresso parole molto positive a proposito del Taser: “Siamo molto soddisfatti che Padova sia stata inserita nell’elenco delle città dove verrà avviata la sperimentazione”. Una scelta dovuta, a fronte dell'aumento degli episodi di violenza contro le forze dell'ordine, e uno strumento utile innanzitutto per la salvaguardia personale. Prosegue Russo: “La pistola elettrica è impiegata in oltre un centinaio di Paesi ed è un deterrente efficace, che tutela sia gli agenti, sia le persone che, consapevoli degli effetti non letali ma paralizzanti del Taser, saranno invogliate a non reagire per non subirne le conseguenze”. Uno strumento prettamente difensivo dunque, che richiederà personale qualificato sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, con agenti specializzati in grado di utilizzarlo nel migliore dei modi. Il Taser sarà attentamente testato, conclude Russo, per avere a disposizione un'arma affidabile e non trovarsi in difficoltà, che segni anzi un notevole miglioramento nelle condizioni del servizio.

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