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Cronaca

Terremoto in Centro Italia con danni e morti: è stato avvertito anche a Padova

La scossa più forte con epicentro vicino Rieti alle 3.36, di magnitudo 6.0. Paesi interamente rasi al suolo, i primi morti accertati, decine tra feriti e dispersi ancora bloccati sotto le macerie

Una notte di paura in tutto il Centro Italia, con ripercussioni a lunga distanza, avvertite fino anche al Padovano. Dopo una prima violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.0, sono oltre 80 le scosse sopra a magnitudo 2.0 che si sono succedute tra reatino, aquilano, ascolano e perugino. Paesi interamente rasi al suolo, centinaia di morti accertati (267 al momento, tra cui bambini), decine tra feriti e dispersi ancora bloccati sotto le macerie.

"COME A L'AQUILA". Il terremoto nell'Italia centrale "è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila" ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.

TERREMOTO 6.0. Il sisma, rende noto l’Ingv, ha avuto una magnitudo di 6.0, una profondità di 4 km ed è stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. A questa prima scossa ne sono seguite altre nella notte: una di magnitudo 3.9 vicino Perugia, e altre due di magnitudo 3.9 e 3.8 sempre nei pressi di Rieti. È stata di magnitudo 5.4 la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4.33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità.

AVVERTITO ANCHE A PADOVA. Sui social sono stati in molti, anche a Padova, a segnalare di aver avvertito in particolare la prima e più potente scossa in piena notte.

"AMATRICE NON C'E' PIU'". "E' un dramma, ci sono dei morti". Così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, parla del sisma che ha colpito il paese in provincia di Rieti. In stretto contatto con la prefettura, Pirozzi fa sapere che sono arrivati i vigili del fuoco. "Ci sono persone sotto le macerie".

MORTI AD ACCUMOLI. "Ci sono moltissimi crolli, almeno quattro persone sono sotto le macerie di una casa. Si tratta di una famiglia: due bambini e i genitori". Lo ha detto Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, epicentro del sisma di magnitudo 6 che questa notte ha colpito il Centro Italia, parlando a RaiNews 24. "So di una persona deceduta nella frazione di Illica. Siamo senza mezzi, senza luce, non possiamo intervenire. Ancora non arrivano i vigili del fuoco, siamo inermi di fronte ai crolli perché non possiamo fare nulla", ha aggiunto.

FRATELLINI ESTRATTI VIVI. Due fratellini di 4 e 7 anni sono stati estratti vivi dalle macerie di Pescara del Tronto, la frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno completamente distrutta dal sisma. La nonna, presso la cui casa erano ospiti per qualche giorno, li ha prontamente fatti coricare insieme a lei sotto al letto.

MORTI AD ARQUATA. Il comando provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno ha confermato ad Askanews due vittime a Pescara del Tronto, frazione di Arquata, il comune più colpito della provincia ascolana, "dove ci sono le maggiori problematiche e molte macerie".

POSSIBILI NUOVE SCOSSE. "È purtroppo possibile che si verifichino altre scosse, speriamo di magnitudo inferiore. In questa situazione l'unica cosa da fare è seguire le indicazioni di protezione civile e sindaci". Lo dice in una nota Paolo Messina, direttore del Cnr Igag - Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "Sul sisma - spiega - non abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie, ma si tratta certamente di un sisma di magnitudo importante che ha colpito una zona molto estesa dell'Italia appenninica centrale, ricca di centri storici e di località minori. Data la vastità dell'area che è stata colpita è presumibile che l'ipocentro si trovi a profondità anche superiore ai 4 chilometri, probabilmente intorno ai 7 km. Non dobbiamo stabilire un nesso diretto con le scosse avvertite in Sicilia", conclude Messina.

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