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Cronaca Carmignano di Brenta

Il sindaco di Carmignano scrive a Conte: «Ci candidiamo a comune "test" per le riaperture»

Alessandro Bolis propone al premier che sia il comune dell'Alta a sperimentare il protocollate per parrucchieri, estetiste e impiegati nella cura della persona

Il sindaco di Carmignano di Brenta propone al presidente Conte un protocollo per la riapertura in sicurezza dei negozi della cura della persona e candida il suo comune ad area test per sperimentare l’avvio in anticipo di questa categoria. E’ questa la proposta di Alessandro Bolis tramite una missiva inviata al Presidente del Consiglio.

La missiva

«Non posso fare a meno di osservare e farle notare con forza quanto possano essere pesanti le conseguenze di provvedimenti troppo restrittivi sul nostro tessuto sociale ed economico. – scrive Bolis- due ulteriori settimane per arrivare all’apertura dei negozi e addirittura quattro per poter dare il via libera ad attività artigianali come quelle dei parrucchieri e di cura della persona, possono rappresentare, a fronte di un basso rischio per la sicurezza sanitaria, un altissimo rischio per la loro sopravvivenza. Se lo sarà già sentito dire: sono moltissimi negozi che rischiano di non poter aprire più». Bolis sottolinea gli interventi del suo comune a sostegno del commercio e delle attività locali per sostenere la categoria nel pagamento degli affitti, delle utenze, dei costi fissi, ma anche per anticipare la cassa integrazione, i cui tempi di erogazione rappresentano un forte rischio per i lavoratori del commercio. «Ma questo non basta – spiega - Non possiamo continuare a pensare a interventi assistenziali: se vogliamo evitare che molte saracinesche non si alzino più, dobbiamo permettere a commercianti e artigiani di riprendere a lavorare».

Le più penalizzate

Nella lettera Bolis ricorda che le categorie che sono più penalizzate, con aperture più distanti nel tempo, sono proprio quelle che da sempre applicano protocolli di sicurezza e di igiene particolarmente rigorosi. «Mi riferisco a coloro che maneggiano il cibo, come i bar e i ristoranti, ma anche e soprattutto a chi si occupa dell’igiene della persona. Sanificazione, disinfezione e pulizie profonde sono pratiche che vengono applicate nel corso della normale attività quotidiana da parte di chi ha un contatto strettissimo con il cliente». Quindi, la proposta. «Sto lavorando, coadiuvato dai nostri tecnici e in collaborazione con i rappresentanti delle categorie professionali, alla redazione di un Protocollo che preveda misure di sicurezza per gli operatori e per la clientela ancora più stringenti e tarate sull’emergenza che stiamo vivendo, che sottoporrò appena possibile alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – conclude - Offro inoltre la disponibilità di rendere Carmignano di Brenta "comune test" per introdurre una sperimentazione che preveda l’apertura anticipata di queste tipologie di attività, subordinata naturalmente all’applicazione del Protocollo e subordinata naturalmente all’applicazione del Protocollo e tenuto conto delle valutazioni di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione personale. Sono convinto che i nostri commercianti saranno in grado di porre tutte le attenzioni necessarie nei confronti della tutela della salute dei lavoratori e dei clienti, e che applicheranno con rigore ogni comportamento che possa permettere loro di riprendere a lavorare, nella completa sicurezza».

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