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Cronaca

Falsifica il testamento e si intesta eredità da 90 milioni, condannato

Il tribunale di Padova ha inflitto 4 anni di reclusione a Luciano C., il maggiordomo che con un raggiro si appropriò del lascito milionario del ricco pellicciaio padovano Mario Conte morto il 13 ottobre del 2008

Falso e appropriazione indebita, come riportano i quotidiani locali, il tribunale di Padova ha confermato martedì mattina in primo grado le accuse del pubblico ministero Sergio Dini nei confronti del 63enne Luciano C. condannandolo a 4 anni di reclusione. Il maggiordomo ha falsificato il testamento del suo datore di lavoro Mario Conte - deceduto a 91 anni il 13 ottobre del 2008 - intestandosi, in qualità di erede universale, il patrimonio da 90 milioni di euro lasciato dal ricco pellicciaio. Scagionate invece dall'accusa di ricettazione la moglie e la figlia del condannato.

IL PROCESSO. Il pubblico ministero aveva chiesto 7 anni

RIPRISTINATI ILEGITTIMI EREDI. Il foglio redatto a mano con la firma di Conte, che sanciva appunto l'incoronamento del cameriere come unico erede, è stato quindi giudicato un falso a tutti gli effetti. Si va dunque verso il ripristino dei legittimi eredi, nel frattempo tutti i beni sono stati posti sotto sequestro. Il 63enne dovrà inoltre risarcire con 30mila euro le parti civili.

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