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Cronaca

La perizia dell'esperta conferma "Testamento di Conte è un falso"

La consulenza tecnica della grafologa Ambra Draghetti di Bologna, disposta dal giudice della Corte d'Appello, dichiara l'inautenticità del documento. Il processo stato è fissato per il prossimo 21 settembre

Anche la perizia della grafologa Ambra Draghetti di Bologna, disposta dal giudice della Corte d’Appello, conferma l'inautenticità del testamento di Mario Conte. Il maggiordomo avrebbe falsificato il testamento del suo datore di lavoro - deceduto a 91 anni il 13 ottobre del 2008 - intestandosi, in qualità di erede universale, il patrimonio da 90 milioni di euro lasciato dal ricco pellicciaio.

UN RICALCO PEDISSEQUO. Secondo l'esperta, come riportano i quotidiani locali, il documento sarebbe infatti un apocrifo, scritto talmente male da non essere neppure possibile risalire alla mano che avrebbe prodotto il falso. Che lo scritto non sia altro se non un ricalco pedissequo lo direbbe il tratto non spontaneo, elementare e pesante della grafia. Inoltre, sempre secondo la consulenza tecnica, i farmaci assunti da Conte non avrebbero potuto alterare a tal punto la scrittura dell'anziano.

LA CONDANNA IN PRIMO GRADO. Quanto emerso durante il processo di secondo grado era già stato stabilito quando, con le accuse di falso e appropriazione indebita, il tribunale di Padova aveva confermato in primo grado le accuse del pubblico ministero Sergio Dini nei confronti del maggiordomo, condannandolo a 4 anni di reclusione. Il processo è stato rinviato al 21 settembre.

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