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Cronaca Via Antonio Ferrero

"Sua nipote sta male, servono soldi per curarla". Ma il 90enne smaschera la truffa

Una donna ha cercato di convincere un anziano a cedere dei soldi millantando la malattia di una parente, ma l'arzillo vecchietto ha avvisato il figlio dando il via alle indagini

Un anziano solo in casa, una persona rassicurante e la terribile bugia del parente ricoverato. Questi gli ingredienti della classica truffa ai danni delle persone avanti con gli anni, andata in scena ancora una volta nel capoluogo. Come nel celebre il caso della nonnina che ha fatto arrestare due truffatori seriali con decine di reati a curriculum, anche stavolta i malviventi sono rimasti a bocca asciutta.

Una tecnica collaudata

Il modus operandi è sempre lo stesso: uno o più truffatori tengono d'occhio l'anziano prescelto, meglio se solo in casa, e lo contattano al telefono o si presentano di persona alla porta. Si fingono avvocati, forze dell'ordine, operai, addetti di grandi compagnie pur di stabilire un contatto e entrare in confidenza con la vittima. A volte entrano in casa e distraendo il malcapitato rubano tutto quel che gli capita a tiro, altre volte la tattica è più sottile e, se possibile, più crudele.

La disgrazia

Alcuni truffatori fanno leva sulla famiglia, contattando l'anziano e sostenendo che un parente stretto avrebbe avuto un grave incidente. A quel punto convincono la vittima a consegnare una grossa cifra - si parla in alcuni casi di migliaia di euro in contanti, spesso tutti i risparmi conservati in casa - per pagare presunti avvocati o medici. Uno scenario catastrofico, ma del tutto falso, in cui gli sprovveduti vecchietti cadono spesso.

La truffa sventata

Il copione si è ripetuto mercoledì, per fortuna con un esito positivo. Alle 12 un uomo ha allertato la polizia segnalando una tentata truffa ai danni del padre 89enne. L'anziano, che vive da solo in via Ferrero, ha ricevuto la telefonata di una donna. Si è spacciata per un'impiegata, spiegando che la nipote della vittima si era sentita male, era stata ricoverata d'urgenza e servivano subito 1.500 euro per le spese mediche. Atterrito, l'anziano per fortuna ha chiamato il figlio prima di cadere in trappola, mandando a monte l'inganno. Gli agenti indagano ora per risalire all'identità della persona all'altro capo del telefono.

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