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Cronaca Sant'Urbano

"Bella vita" con i soldi dell'amica Smascherata la coppia di truffatrici

G.E., 32 anni, e B.M., 49enne, entrambe residenti di Padova, sono state denunciate per truffa in concorso e sostituzione di persona. Nel dicembre 2013 avevano rubato e usato due carte di credito e un carnet d'assegni

Si è fidata dell'amica sbagliata. Le aveva promesso un posto di lavoro alle piscine di Vicenza dove lavorava ed era stata lei stessa a farle il colloquio. In quella sede, le aveva chiesto i documenti, carpendo anche i dati della sua carta di credito. Il mese successivo, però, la donna, residente a Carmignano, si è vista recapitare a casa dalla banca l'estratto conto, e la sorpresa: un ammanco di 5mila euro che lei non aveva mai prelevato.

SPESE "FANTASMA". I fatti risalgono al dicembre 2013. La vittima, a cui i conti proprio non tornavano, aveva sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Sant'Urbano. I militari avevano dato avvio ad una complicata indagine, conclusasi nei giorni scorsi, che li ha portati fino a Vicenza. La carta di credito della donna era stata attivata online. Il percorso era dunque tracciato, e gli investigatori sono riusciti a risalire alle piscine vicentine, luogo da cui era partita l'operazione bancaria "fantasma". Giunti sul posto e interrogato il direttore dell'impianto sportivo, il responsabile si è accorto di un carnet di assegni sparito.

LA PISCINA. Inizialmente la piscina ha denunciato lo smarrimento del libretto di assegni, ma dalla banca risultava che due fossero stati staccati e incassati, per un valore complessivo di 5mila euro. Dagli accertamenti, è emerso che uno degli assegni in questione fosse stato ritirato proprio da una dipendente della piscina, già nota per furtarelli occasionali e quindi finita nel mirino degli inquirenti. Da ulteriori verifiche, gli uomini dell'Arma hanno iniziato a sospettare anche di un'altra donna, sempre impiegata alle piscine di Vicenza, e in rapporti molto stretti con la sospettata, con cui condivideva l'appartamento a Padova.

I SOSPETTI E IL RAGGIRO. Una delle due era un'istruttrice di fitness, l'altra era invece un'impiegata, e aveva accesso ai computer e alle registrazioni. La stessa che aveva fatto il colloquio di lavoro alla vittima della carta di credito, l'American Express con un ammanco inspiegabile di 5mila euro. Vistasi con le spalle al muro, la truffatrice ha tentato il doppio gioco, staccando lei stessa un assegno all'amica derubata, come risarcimento del denaro perduto, rassicurandola e promettendole che si sarebbe occupata in prima persona dell'onerosa questione legale, vantando competenze e conoscenze che le sarebbero state utili a recuperare il maltolto.

LA VACANZA "REGALO". Ma lo slancio d'affetto, cui la vittima ha voluto credere fino all'ultimo, persuasa delle buone intenzioni della donna, non ha convinto, invece, i carabinieri, che hanno approfondito la vicenda, trovando ulteriori elementi che hanno incastrato la coppia di delinquenti. Uno dei pagamenti sospetti, infatti, era stato effettuato all'hotel Milano di Padova. Dai racconti del gestore dell'albergo, ad usufruire della spesa sarebbero state due donne. La prenotazione, fatta con la carta di credito della denunciante, era avvenuta online, tramite un indirizzo di posta elettronica a suo nome. Nel testo della mail (fasullo) si chiedeva al titolare di coprire con quel denaro un weekend "omaggio" per le sue due amiche, nonché tutte le eventuali spese aggiuntive. Un inganno bello e buono, tramato nel dettaglio, con cui la coppia di malviventi si è pagata un fine settimana di relax, con i soldi della malcapitata.

TRUFFA E SOSTITUZIONE DI PERSONA. La loro descrizione ha portato alle due donne già sospettate, impiegate alle piscine di Vicenza. Durante la perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno rintracciato la carta di credito incriminata, il carnet di assegni "smarrito" (con dei fogli ancora inutilizzati), nonché una seconda carta di credito. Quest'ultima era di proprietà di una donna che tempo prima aveva denunciato un prelievo, da lei mai effettuato, di mille euro. La carta nel frattempo era stata bloccata. Le due truffatrici, G.E., di 32 anni ("amica" della vittima), e B.M., 49enne, entrambe residenti a Padova, sono state denunciate per truffa, nonché per sostituzione di persona, avendo impiegato i dati della proprietaria della carta di credito per la prenotazione del weekend "regalo" all'hotel Milano.    

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