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Cronaca

Truffa milionaria con le enciclopedie multimediali "esentasse"

La Finanza di Padova ha accertato un'evasione fiscale per oltre 8 milioni di euro. 6 arresti tra i responsabili della società Master srl e loro stretti collaboratori, nonché altre 30 persone denunciate a piede libero

Una truffa milionaria, tra evasione di imposte dirette ed Iva, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Padova. A seguito di una vasta e articolata attività di indagine, le Fiamme gialle hanno ricostruito la vendita di oltre duemila enciclopedie col “trucchetto”.

LA TRUFFA. Nel mirino la società Master srl. L'analisi delle movimentazioni economiche operate dalla società incrociate con i dati commerciali hanno permesso di scoprire come, in un solo anno d’imposta, con un abile stratagemma elusivo la Master srl avesse posto in essere una ingente evasione commercializzando enciclopedie multimediali a cui, in violazione della vigente normativa, non applicava alcuna aliquota Iva senza che ne ricorressero i presupposti. In particolare, le enciclopedie venivano vendute, in esenzione Iva, nel solo formato multimediale unitamente ad altri beni quali computer, notebook o oggetti d’arredo e a un prezzo particolarmente vantaggioso, apparentemente interessante per i clienti ma dannoso per gli altri operatori commerciali che così subivano una concorrenza sleale.

I NUMERI. La Finanza ha accertato un’evasione ai fini delle imposte dirette di 6.731.742 euro e violazioni all’Iva per 1.969.085 euro. Sono state eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili della società Master srl e loro stretti collaboratori, nonché la denuncia a piede libero di altre 30 persone.  I 2 titolari della ditta in questione sono stati segnalati alla locale autorità giudiziaria, tra questi uno era già noto alle Fiamme gialle perché già in passato aveva posto in essere una simile attività criminosa mediante altre società operanti nello stesso settore.

MODUS OPERANDI COLLAUDATO. La truffa delle enciclopedie è venuta a galla nel corso di un'indagine più ampia nei confronti di alcune società patavine che conseguivano guadagni ingenti attraverso la vendita truffaldina sull’intero territorio nazionale di vari prodotti (casalinghi, elettrodomestici, enciclopedie multimediali, apparecchi elettromedicali). Il modus operandi era semplice e collaudato: ammaliare i potenziali clienti, per lo più anziani e disoccupati, contattati telefonicamente da call center ed invitati a manifestazioni organizzate in hotel di lusso in tutta Italia, con la promessa di omaggi di cospicuo valore e pagamenti rateali di importi molto esigui e senza interessi, per poi condizionarli psicologicamente, a tal punto da indurli a sottoscrivere contratti di acquisto “truffa” che mascheravano al loro interno clausole e condizioni.

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