Unioni civili, il commissario toglie le restrizioni di Bitonci: anche di sabato e a palazzo Moroni
Il commissario prefettizio ha firmato una delibera che annulla, di fatto, le prese di posizione dell'ex sindaco leghista Massimo Bitonci, sotto la cui amministrazione tali riti potevano essere officiati solo in giorni infrasettimanali e solo nell'ufficio Anagrafe
Nel Comune di Padova, come già avviene per i matrimoni, anche le unioni civili potranno essere celebrate di sabato e nelle sale di palazzo Moroni.
LE NOZZE GAY NEGATE AL SABATO. Lo ha stabilito il commissario prefettizio Michele Penta, firmando una delibera che annulla, di fatto, le prese di posizione dell'ex sindaco leghista Massimo Bitonci, sotto la cui amministrazione tali riti potevano essere officiati solo in giorni infrasettimanali e solo nell'ufficio Anagrafe. L'ex primo cittadino, infatti, ha sempre sostenuto la propria contrarietà alla legge sulle unioni civili, scegliendo di esercitare il diritto all'obiezione di coscienza e rifiutandosi, quindi, di celebrare personalmente nozze gay.
UNIONI CIVILI COME I MATRIMONI. Una posizione che ha suscitato ampie polemiche, sfociate nella richiesta di sospensione del provvedimento del Comune di Padova presentata da Arcigay Tralatro Padova e accolta dal Tribunale amministrativo del Veneto. Ora, per decisione del commissario Penta, matrimoni e unioni civili potranno godere della stessa dignità ed essere celebrati ambedue di sabato, giorno prediletto dalle coppie perché gli invitati possono essere più facilmente liberi dagli impegni lavorativi.
