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Cronaca Santo / Via San Francesco

La mensa San Francesco chiude per lavori, studenti in protesta: "Si trovi un'alternativa"

Universitari preoccupati per la chiusura, da settembre e fino a data da destinarsi, del servizio di ristorazione agevolata a servizio dei ragazzi delle facoltà del centro di Padova

"La mensa è finita, andate in pace". È la provocazione degli studenti universitari di fronte alla decisione dell’amministrazione dell’Esu di chiudere la mensa San Francesco (nell'omonima via in centro a Padova) per lavori di ristrutturazione, a partire dal prossimo settembre per un periodo ancora ignoto. Lunedì, è andata in scena una protesta organizzata da Studenti Per Udu Padova davanti alla sede del punto di ristorazione, per esprimere il proprio dissenso nei confronti di una scelta che "ci preoccupa e ci spinge, come studenti che quotidianamente ne usufruiscono, ed ancor prima come sindacato studentesco, a chiedere risposte e proporre soluzioni alternative con lo scopo di tamponare le criticità che, a partire dal prossimo anno accademico, riguarderanno moltissimi studenti".

STUDENTI CONTRO LA CHIUSURA DELLA SAN FRANCESCO. Con un comunicato Studenti Per Udu Padova specifica come la tematica della ristorazione agevolata per universitari sia "centrale nella vita quotidiana dello studente, assieme ai servizi che l'Esu eroga": "In ciascuna delle mense universitarie di Padova, gli studenti hanno diritto ad un pasto quotidiano a 'prezzo agevolato', beneficiando della riduzione regionale 'standard' o di eventuali ulteriori riduzioni derivanti da borse di studio. In particolare, la mensa San Francesco conta 250 posti a sedere e vanta la vicinanza di tutte le (ex)-facoltà del centro, seconda solo alla mensa NordPiovego per numero di affluenza quotidiana: ogni giorno eroga più di mille pasti a studenti e personale dell’Ateneo differenziandosi con una qualità definibile, senza ombra di dubbio, degna di un servizio di ristorazione universitario".

LE RICHIESTE DEGLI UNIVERSITARI. "Come studenti e come Udu - conclude l'associazione studentesca - ci siamo da subito mobilitati per manifestare il nostro totale disappunto alla cattiva gestione del servizio, che non ha previsto anzitempo la costruzione di una soluzione alternativa alla chiusura di una delle principali mense del centro di Padova. Oltre ad un volantinaggio informativo per sensibilizzare gli studenti ed un colloquio con il commissario traordinario dell’Esu Padova per accertarsi della veridicità della chiusura, abbiamo discusso in un momento assembleare aperto all’intera popolazione studentesca le possibili alternative e soluzioni da presentare all’Esu per ovviare provvisoriamente alle criticità che a partire dall’anno prossimo si manifesteranno per migliaia di studenti e studentesse. Chiediamo con forza che Esu e Università si impegnino attivamente per stanziare i fondi necessari ad attivare un nuovo punto di servizio o per trovare un ristorante con cui stipulare una convenzione come succede per la Murialdo o la Forcellini onde evitare la negazione di un diritto importante ai tantissimi studenti e personale d'ateneo che ogni giorno usufruiscono del servizio mensa. Non ci fermeremo fino a che non avremo risposte chiare e una soluzione praticabile".

IL RETTORE. Sulla questione è intervenuto anche il rettore dell'Università di Padova, Rosario Rizzuto: "Sulla chiusura della mensa San Francesco l'Ateneo condivide la preoccupazione degli studenti per l’inevitabile peggioramento del servizio mensa - ha affermato - per questo motivo chiediamo all'Esu di individuare, in vista della chiusura, una soluzione sostenibile sia dal punto di vista logistico che del numero di pasti erogati, evitando sovraffollamenti e code per usufruire della mensa".

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