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Cronaca

Padovani, ponti e vacanze pasquali Confesercenti: "Una timida ripresa"

Il 30% dei cittadini partirà e si concederà un po' di relax. Segnali di miglioramento rispetto al 2013, anche se la maggior parte degli intervistati ha deciso di passare le ferie a casa o poco lontano

Padovani alle prese con i ponti del 25 aprile e del primo maggio. Secondo una statistica condotta dall'osservatorio economico Confesercenti, pare che più di un padovano su quattro abbia deciso che quest'anno sia il caso di bypassare la crisi e concedersi un po' di vacanza. Ci si rilassa più che nel 2013, insomma, ma è comunque un buon 70% quello degli intervistati che hanno scelto, invece, il divano di casa come meta per le proprie ferie o, tutt'al più, località vicine come Sottomarina, Colli Euganei o l'altopiano di Asiago.

PADOVANI IN VACANZA. Per l'esiguo 30% di padovani in esodo dalla città, particolarmente gettonate le città d'arte Firenze e Venezia, nonché Roma, per quelli che usufruiranno dei tour in pullman economici organizzati per andare a far visita a papa Francesco. Qualcuno pensa anche di espatriare qualche giorno; le mete europee sono sempre quelle: Londra in testa, poi Barcellona, Parigi, Istambul. Anche Monaco di Baviera. Fuori Europa, il problema diventano le zone a rischio: quindi, poche le prenotazioni per il Mar Rosso, fatta eccezione per Marsa Alam; in alternativa si va a Dubai e Oman. Poi, ancora, le Maldive, i Caraibi e persino le isole Galapagos, Zanzibar e il Madagascar. Il 15% dei padovani in partenza ha scelto di fuggire alla monotonia cittadina nei giorni di Pasqua. Il 10% approfitterà del ponte del 25 aprile. Il restante 5% ha scelto invece quello del primo maggio.

SEGNALI DI RIPRESA. "La ripresa c'è ma è timida" commenta Nicola Rossi, presidente di Confesercenti che spiega come la città stia superando la crisi, ma risenta ancora delle incertezze economiche e si conceda con difficoltà spese extra, soprattutto perché non c'è sicurezza di un reddito stabile. Tuttavia il bilancio è positivo. "Sembra esserci un'inversione di tendenza rispetto al 2013 e questo è di buon auspicio". Ad ogni modo, i padovani non saranno spendaccioni. Il 58% andrà in vacanza ma starà attento al portafoglio. Solo il 16% pare si concederà di spendere il 10% in più rispetto all'anno scorso. Infine resta un piccolo 7% che si darà, invece, alla pazza gioia, arrivando a sborsare fino al 30% in più rispetto al 2013. Complessivamente il 54% del campione prevede di spendere oltre 250 euro per la sua vacanza. Infatti le cifre per un viaggio breve oscillano in media dai 300 ai 600 euro, mentre per viaggi a lungo raggio (o di durata medio-lunga) si possono spendere fino a 3000 euro.

NIENTE AGNELLO. A casa o in viaggio comunque il 55% dei padovani quest’anno ha deciso di festeggiare a tavola senza l’agnello. Solo il 31% lo prevede accanto ai piatti della tradizione. Ed un padovano su quattro esclude (salvo ripensamenti dell'ultima ora) il consumo sia dell’uovo di Pasqua che della colomba. Un ulteriore segnale che bisogna ancora fare i conti con la crisi.

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