I numeri ufficiali diffusi dal'Aifa (Agenzia del Farmaco) parlano di 19 decessi sospetti dopo la somministrazione del vaccino del virus dell'influenza. A questi si aggiunge ora - come riportano i quotidiani locali - anche il caso di una donna di 82 anni, residente a Padova, vaccinata lo scorso 18 novembre dal medico di base come ogni anno e che, dopo aver accusato dei problemi respiratori che l'hanno costretta al ricovero in ospedale, a seguito dell'aggravamento delle sue condizioni, è morta lo scorso 25 novembre. Esattamente sette giorni dopo l'iniezione, ora finita al vaglio della magistratura a seguito di un esposto presentato dai figli dell'anziana, decisi a fare luce sull'accaduto dopo aver saputo dalla badante che l'anziana aveva preso il vaccino.

APERTA INCHIESTA, STOP CREMAZIONE. I funerali della donna sono già stati celebrati, la salma doveva essere cremata al cimitero Maggiore, ma dal pm euganeo Sergio Dini è arrivato lo stop assieme all'apertura di un fascicolo di inchiesta. Sulla salma sarà pertanto eseguita l'autopsia. Disposto anche il sequestro delle cartelle cliniche e del diario ambulatoriale del medico di base che ha iniettato alla donna il vaccino. Come atto dovuto, visto che l'esame autoptico è irripetibile, la Procura iscriverà nel registro degli indagati il medico curante che può così nominare un perito di parte. Si tratta del primo caso in Veneto.

VACCINI SEQUESTRATI "SICURI". Spetterà alla magistratura accertare se ci siano collegamenti tra la morte dell'anziano e la somministrazione del farmaco. Non si sa se il vaccino rientri nel lotto dei Fluad sequestrati e già "scagionati", in quanto i test condotti dall'Istituto superiore di sanità non hanno riscontrato problemi. "I risultati confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale, escludono la presenza di endotossine e hanno mostrato che nei lotti risulta conforme l'aspetto e il contenuto in antigene del vaccino del virus dell'influenza", aveva spiegato il direttore generale dell'Aifa, Luca Pani, attribuendo l'aumento delle segnalazioni di morti sospette "alla maggiore sensibilità mostrata da parte degli operatori sanitari e della popolazione generale al fenomeno a causa della mediaticità degli eventi di questi ultimi giorni".