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Cronaca Monselice

Traduttore di Monselice accoltellato in Ecuador: caccia agli assassini

Valerio Turi, 33enne monselicense che da 10 anni viveva in Centro America dopo aver sposato un'ecuadoregna, è stato trovato morto in un dirupo con la sua auto. Rapina finita male od omicidio. Si cercano i responsabili

È stato trovato il 25 agosto privo di vita in auto, massacrato da una ventina di coltellate, nella scarpata di una strada di montagna nella provincia di Santo Domingo de Tsachilas, zona a nord ovest dell'Ecuador.

LA VITTIMA. Si tratta di Valerio Turi, 33 anni, originario di Monselice e da dieci anni approdato nel paese del Centro America per cercare fortuna. Sposato con una ecuadoregna, aveva iniziato un'attività di traduzioni e corsi di italiano, divenendo uno dei più importanti traduttori di cui si avvaleva l’ambasciata italiana in Ecuador e direttore dell’Accademia italiana, una delle più importanti scuole di italiano della città di Santo Domingo.

LE INDAGINI. Le circostanze del decesso sono ancora da chiarire. La morte di Turi sarebbe avvenuta tra martedì e mercoledì. Le prime informazioni raccolte dalla polizia parlavano di un incidente stradale, una fuoriuscita autonoma della vettura, ma dopo che il medico legale ha riscontrato sul torace e l’addome del padovano ferite da arma da taglio, nuove strade si sono aperte per gli inquirenti. Forse una rapina finita nel sangue, ma anche l'ipotesi di un omicidio premeditato non è esclusa. Oggi sono attesi i risultati dell’esame autoptico per stabilire con certezza le cause del decesso.

GLI INDIZI. Turi è stato rinvenuto senza documenti, portafogli, denaro, senza cellulare e nemmeno l’orologio. Ed è proprio sul telefonino che la polizia ecuadoriana punta per rintracciare i colpevoli. Inoltre - secondo quanto riporta il Mattino di Padova oggi - sarebbe spuntata anche la testimonianza di un uomo, il quale avrebbe raccontato che quindici giorni fa circa, alcuni operai della cooperativa Union Civica Popular gli avrebbero riferito di aver visto tre uomini, poi fuggiti in auto, che avrebbero scaricato il corpo del giovane italiano lasciandolo nel dirupo avvolto nella sua camicia intrisa di sangue. Quindi, dall'uccisione al riconoscimento, potrebbero essere trascorsi ben nove giorni. Risale al giorno di Ferragosto l'ultimo contatto, via sms, tra la vittima e la moglie.

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