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Cronaca

Valvole "killer", l'Azienda ospedaliera: "Ci siamo adeguati alle decisioni del Tribunale"

La direzione generale di via Giustiniani ricostruisce la vicenda giudiziaria per mettere a tacere le polemiche

In relazione alla vicenda delle valvole cardiache Tri-tech, l’Azienda Ospedaliera di Padova in una nota ufficiale fornisce una ricostruzione della vicenda giudiziaria, anche per sottolineare come l’azione dell’Ente pubblico sia sempre stata conforme ai provvedimenti emessi nelle varie sedi giurisdizionali. “Con sentenza n.1544 del 9 giugno 2008 l’Azienda Ospedaliera era stata condannata dal Tribunale penale di Padova a versare in solido con altri, quale responsabile civile, per la responsabilità del medico, varie somme di denaro a titolo di provvisionale a favore dei pazienti o dei loro congiunti per i fatti delle valvole Tri-Tech”, spiega la direzione generale di via Giustiniani, “In esecuzione di tale sentenza l’Azienda ospedaliera ha provveduto ai pagamenti concordando però con le parti dei versamenti in parte qua, in attesa della decisione penale definitiva”.

CORTE DI CASSAZIONE.

“Successivamente la sentenza di primo grado è stata riformata dalla Corte d’Appello di Venezia, Prima Sezione Penale, con la sentenza n. 157 dell’8 febbraio 2010 che ha assolto il professor Casarotto per i reati di  lesioni  colpose e omicidio colposo ed escluso la responsabilità civile dell’Ospedale. La decisione è stata poi confermata dalla Corte di Cassazione che con sentenza n. 781 del 4.5.2011 ha irrevocabilmente escluso la responsabilità civile dell’Azienda Ospedaliera, facendo venire meno definitivamente il titolo che aveva giustificato l’esborso. Peraltro, tutti i beneficiari delle somme, con gli accordi anzidetti, si erano anche impegnati espressamente (con accordo sottoscritto) alla restituzione delle somme con gli interessi legali se alla fine del processo penale le somme date dall’Ospedale fossero risultate non dovute dallo stesso, come in effetti è avvenuto”, aggiunge la direzione.

I DECRETI INGIUNTIVI.

“L’impegno non è stato rispettato e l’Ente pubblico per ottenere la restituzione delle somme si è rivolto nuovamente al Giudice ottenendo dal Tribunale di Padova i decreti ingiuntivi. Tutte le persone che avevano ricevuto le somme si sono opposte al decreto ingiuntivo e hanno promosso una nuova causa civile contro l’Ospedale per far valere la responsabilità civile della struttura sanitaria per diverso titolo. Tutte le domande risarcitorie sono state respinte dal Tribunale di Padova e sono stati confermati i decreti ingiuntivi che sono stati dichiarati esecutivi. Anche la Corte di Appello di Venezia per alcuni casi si è già espressa escludendo la responsabilità civile dell’Azienda Ospedaliera. Alcune posizioni sono diventate definitive non essendo stata proposta impugnazione”.

IL CASO.

“Nel caso della Sig.ra S. M. la responsabilità civile dell’Ospedale è stata esclusa in sede penale dalle sentenze citate ed è stata esclusa in sede civile, per il diverso titolo invocato, dal Tribunale di Padova con sentenza n. 1922/2016 che ha dichiarato il decreto ingiuntivo definitivamente esecutivo. La Corte d’Appello di Venezia con ordinanza di qualche mese fa non ha ritenuto sussistere i presupposti per sospendere l’esecutività della sentenza. L’Ospedale come aveva effettuato i versamenti in forza di un titolo giudiziario così ha richiesto la restituzione in forza di provvedimenti giurisdizionali”, conclude l’Azienda ospedaliera.

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