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Cronaca Brentelle / Via Sette Martiri

Cadavere in soffitta del ristorante Cerca riparo, muore di overdose

Il ritrovamento del corpo martedì sera all'ultimo piano dell'edificio che ospita il locale brasiliano "La Mulata" a Padova. Vittima un tossicodipendente algerino entrato di nascosto

Da un primo controllo esterno da parte del medico legale, sul cadavere non sono stati rinvenuti segni visibili di violenza. Causa della morte, quindi, una probabile intossicazione acuta da sostanze stupefacenti, ovvero un'overdose. Indizio inequivocabile, le boccette di metadone trovate in tasca e intestate a nome della vittima, Hasni C., tossicodipendente 31enne algerino, irregolare in Italia, con numerosi precedenti.

TROVATO MORTO NEL SOTTOTETTO. Il giovane è stato trovato morto martedì sera in un sottotetto al civico 230 di via Sette Martiri a Padova, all'ultimo piano dell'edificio che ospita il ristorante brasiliano La Mulata. A dare l'allarme lo stesso titolare del locale. Sul posto sono intervenute, a seguito di segnalazione, le Volanti della polizia che sta indagando sul decesso.

RIPARO DAL TEMPORALE. Dai primi accertamenti, il 31enne sarebbe morto almeno 18 ore prima. Eventualità che, sommata al fango rinvenuto sulle suole delle scarpe, farebbe presumere che quest'ultimo, nella notte del violento nubifragio abbattutosi nel Padovano tra lunedì e martedì, stesse cercando riparo magari trovandolo proprio in via Sette Martiri, dove da una porta sul retro avrebbe raggiunto i piani superiori indisturbato. Una volta nel sottotetto, adibito a spogliatoio e lavanderia, si sarebbe sentito male, al punto da rovesciare a terra un appendiabiti e cadervi a fianco. Un dipendente del ristorante, che nel frattempo stava dormendo al piano di sotto, ha raccontato agli inquirenti di aver avvertito dei rumori, ma di non avervi dato peso in quanto aveva ritenuto trattarsi del temporale.

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