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Cronaca Porta Trento Sud / Via delle Melette

Villa Maria raddoppia, in 4 anni un centro di ortopedia da 13mila metri quadri

Il taglio del nastro del restyling e la contestuale presentazione dell’ampliamento della Clinica. Nell’ultimo anno Villa Maria si è rafforzata, grazie all’acquisizione dei due poliambulatori esterni: ex San Giovanni ed Ex Static

Sabato in via delle Melette a Padova l’inaugurazione dei lavori di restauro (9 milioni di euro) della storica casa di cura convenzionata padovana. Ma anche il rilancio con la presentazione di un progetto nuovo quadriennale che raddoppierà i suoi spazi, passando dagli attuali 7.000 a 13.000 metri quadrati. Un progetto da 12 milioni di euro in 4 anni, che darà maggiore espansione a quella vocazione naturale della clinica di centro di specializzazione ortopedica sia chirurgica che riabilitativa. Saranno inoltre realizzati circa 200 posti auto.

IL PROGETTO.

Uno sviluppo che porterà una riorganizzazione della viabilità interna al quartiere ed una più generale riqualificazione urbanistica dello stesso, a ridosso del centro storico e ben servito dai mezzi pubblici. L’intervento, in particolare, consentirà un incremento di forza lavoro di oltre 50 nuove assunzioni, che vanno a sommarsi alla crescita già avuta in questi ultimi (circa 60 tra collaboratori e dipendenti). L’intervento dell’amministratore delegato Vincenzo Papes, cogliendo l’occasione della presenza dei due rappresentanti della Regione Veneto, il presidente V Commissione sanità Fabrizio Boron e l’assessore ai servizi sociali Manuela Lanzarin, tuttavia si è soffermato anche su due temi focali. Il primo riguarda la carenza di regole certe nella sanità.

LA CRESCITA.

“Crescere per noi è una scelta obbligata, per essere competitivi nella sanità odierna, per dare respiro e una migliore organizzazione ai servizi che la clinica offre. Questo richiede per noi investimenti importanti – ha detto Vincenzo Papes - non possiamo però continuare ad investire in un contesto in cui le regole cambiano di continuo, non sappiamo davvero come comportarci, cosa fare. Ne va degli investimenti, ne va dei posti di lavoro”. Un’altra questione toccata da Vincenzo Papes ha riguardato inoltre la carenza di medici, sottolineata dai medici di base ma avvertita pesantemente anche per quanto riguarda gli specialisti. “La nostra sanità rischia il declino. Oggi dalle scuole di specializzazione escono meno specialisti di quanti non ne vadano in pensione. E questo mette in ginocchio il sistema – ha concluso Vincenzo Papes -  È a rischio la nostra salute! Per questo come realtà della sanità privata e convenzionata chiediamo alla Regione un tavolo permanente per affrontare queste questioni dell’agenda della sanità veneta non più procrastinabili”.

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