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Cronaca Villa del Conte

Vandali autovelox, si segue la pista dell'emulazione

Dopo l'episodio di Villa del Conte avvenuto nella notte tra lunedì e martedì 23 gennaio, gli investigatori ipotizzano che le situazioni che si sono ripetute recentemente non siano opera di un'unica mano criminale

Le indagini sull'attentato all'autovelox lungo la Brenta a Villa del Conte avvenuto nella notte tra il 22 il 23 gennaio lungo la Sp 46 Brentana proseguono a fari spenti. Polizia locale della Federazione e carabinieri della Compagnia di Cittadella stanno tentando di far trapelare il minimo indispensabile per non dare alcun vantaggio a possibili vandali propensi ad emulare chi ha colpito a Villa del Conte. Al momento di concreto ci sarebbe ben poco visto che la videocamera posta sopra l'autovelox abbattuto e rubato è stata seriamente danneggiata e non ha ripreso alcun sospettato. Su un punto però gli investigatori non hanno dubbi: ad agire sarebbe stata più di una persona. E' risultato infatti impensabile che un unico malvivente arrivi in auto nei pressi dell'obiettivo, scarichi il flessibile elettrico, porti a compimento l'opera e riesca poi a defilarsi indisturbato.

Le strade

Dopo Cadoneghe in estate, Tribano e Carceri, quello di Villa del Conte è il quarto episodio di vandalismo in provincia di Padova, mentre complessivamente nel Veneto e in alcune zone di Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, i casi sono complessivamente una ventina. E' difficile se non impossibile che vi sia un'unica regia dietro questi assalti. Gli investigatori della Polizia locale e dell'Arma sono invece convinti che con il passare dei mesi l'effetto sia stato quello di emulazione, con gruppi improvvisati di vandali che hanno deciso di cimentarsi in queste illecite attività che tra l'altro ogni volta provocano danni di svariate migliaia di euro. Si ipotizza tre strade: multati esausti che hanno messo in atto una giustizia "fai da te", giovani annoiati che hanno dato un senso alle loro serate di vuoto e appunto manipoli di persone che hanno voluto provare il brivido della popolarità, nascondendosi dietro il personaggio al momento astratto di Fleximan. Detto questo gli inquirenti hanno tuttavia chiaro che non ha agito gente sprovveduta, perchè di fatto al momento sono riusciti a farla franca, lasciando minime tracce del loro passaggio.

Il cartello plastificato

Indagare su tutti i possessori di un flessibile elettrico diventa complicato, la Polizia locale allora, partendo dal cartello plastificato in cui "Fleximan" annunciava il suo imminente arrivo, stanno facendo il giro di tutte le cartolerie e tipografie della zona per capire se si riesca o meno a dare un volto a chi è andato nell'esercizio commerciale a farsi plastificare il manifesto, con l'obiettivo di preservarlo alle intemperie. 

Cosa sta succedendo

I pattugliamenti del territorio si fanno sempre più incisivi e le zone dove sorgono gli autovelox sono oggetto di accertamenti sempre più attenti, in modo tale da anticipare le possibili mosse di un altro potenziale vandalo desideroso di farsi un po' di pubblicità creando di fatto un danno economico alla collettività e togliendo di mezzo un dispositivo di misurazione della velocità che ha un ruolo importante sul fronte della sicurezza stradale. 

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