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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Un drug-delivery system porta l'ormone della crescita a destinazione: premiati 2 padovani

Il Team Chiasso dell'Università di Padova formato da Chiara Brazzale e Alessio Malfanti è tra i vincitori di Open Accelerator, primo programma di accelerazione interamente italiano dedicato alle "life science" per promuovere idee e start up d'impresa nel settore biomedicale

Il Team Chiasso dell’Università di Padova, formato da Chiara Brazzale e Alessio Malfanti, è tra i vincitori di Open Accelerator, primo programma di accelerazione interamente italiano dedicato alle "life science", ideato da ZCube - Research venture del gruppo farmaceutico Zambon - per promuovere idee e start up d’impresa con competenze trasversali (life sciences, Ict, bioingegneria) e applicazione finale nel settore biomedicale.

LO STUDIO. Brazzale e Malfanti hanno proposto un drug-delivery system innovativo e l’idea di sviluppare una start-up nasce dalla voglia di mettersi in gioco con lo scopo di trovare soluzioni farmaceutiche innovative per il trattamento di patologie che non hanno una terapia adeguata. Il Team Chiasso ha ideato un polimero dalle straordinarie capacità auto-assemblanti, capace di avvolgere e schermare una piccola proteina, l’ormone della crescita, il cui deficit è causa di numerose patologie legate all’accrescimento fisico e a processi fisiologici fondamentali per l’omeostasi dell’individuo.

I RISULTATI. "Attualmente - affermano Chiara Brazzale e Alessio Malfanti - la terapia consiste nella dolorosa e sconveniente somministrazione sottocutanea dell’ormone con una frequenza giornaliera andando a impattare fortemente sull’efficacia della terapia e sullo stile di vita dei pazienti. Nei laboratori del dipartimento di Scienze del farmaco dell’Università degli Studi di Padova, abbiamo progettato una tecnologia nuova, sintetizzando un polimero 'anfifilico', costituito da una porzione lipofila e una idrofilica. La caratteristica principale di questo polimero consiste nella capacità di interagire e avvolgere l’ormone della crescita. Le interazioni che si originano tra polimero e proteina, tutte di natura elettrostatica e idrofobica, portano alla formazione di 'nanoassemblati. Questa nuova tecnologia - continuano i ricercatori del Team Chiasso - porta vantaggi importanti quali una maggiore maneggevolezza e stabilità dell’ormone della crescita e un suo rilascio controllato nell’organismo, consentendo di ridurre la frequenza di somministrazione. Il vantaggio principale di questa idea consiste in un miglioramento della vita dei pazienti. Inoltre tale tecnologia può essere facilmente traslata a molti altri farmaci biotecnologici emergendo quindi anche per la sua versatilità d’applicazione".

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