Sparò al ladro, macellaio a processo per tentato omicidio: solidarietà fuori dal tribunale

Si andrà a processo. Il gup del tribunale di Padova Cristina Cavaggion ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Emma Ferrero nei confronti di Walter Onichini, il macellaio 35enne di Legnaro che nel luglio 2013 ferì gravemente uno dei ladri che misero piede nella sua abitazione. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 9 gennaio. Onichini dovrà rispondere della pesante accusa di tentato omicidio. 

IL SIT-IN DEI VENETISTI. Mercoledì, un gruppo di venetisti ha affollato l'ingresso del tribunale di Padova per esprimere solidarietà al macellaio padovano, definito come "una persona colpevole di aver difeso i propri figli, la moglie ed i suoi beni da una banda di delinquenti entratagli in casa per derubarli".

LA VICENDA. La notte del 22 luglio 2013, una banda di quattro persone - il ladro ferito, un 25enne albanese, uno irreperibile, anche lui albanese, di 28 anni, e altri due complici mai identificati - avrebbe derubato il macellaio di 4mila auro, sottraendogli le chiavi del suo negozio e quelle dell'Audi. Onichini avrebbe sparato al 25enne, per poi caricarlo, agonizzante, nel bagagliaio della sua auto e scaricarlo in un fossato, gravemente ferito. La vittima, che avrebbe perso la funzionalità della mano destra, si sarebbe salvata per miracolo. Secondo il macellaio, la sua intenzione sarebbe stata quella di portare il ladro in ospedale, ma questa versione dei fatti non troverebbe conferma negli esiti delle indagini svolte dagli investigatori. Secondo l'accusa, il macellaio si sarebbe voluto sbarazzare del ladro.

IL LADRO. L'albanese ferito, costituitosi come parte civile, chiede un risarcimento di 300mila euro. Sarà a sua volta processato con rito abbreviato per furto e tentato furto il prossimo 30 novembre.