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Cronaca

Caso Yara, dal pedofilo padovano appello ai genitori: "Scusatemi"

Il 50enne, sospettato dell'omicidio e poi scagionato dal test del Dna, su Facebook aveva rivolto la sua morbosità alla ragazzina di Brembate. Le dichiarazioni al settimanale Giallo:"L'ho fatto perché Yara trovi pace"

Il delirio di un uomo malato che riapre la ferita di una morte assurda e inaccettabile. Difficile definire in altro modo le ultime dichiarazioni che Lorenzo B., il pedofilo padovano sospettato dell'omicidio di Yara Gambirasio e poi scagionato dal test del Dna, avrebbe rilasciato al settimanale Giallo. Dalle colonne della rivista il 50enne, detenuto in Francia per pedopornografia e recentemente uscito di prigione, avrebbe chiesto perdono ai genitori della ragazzina di Brembate scomparsa e poi trovata morta il 26 febbraio 2011. L'uomo tramite un falso profilo Facebook aveva infatti postato ossessivamente frasi sulla piccola vittima fingendosi una sua amica e confondendo le acque.

"L'HO FATTO PER YARA". "Mamma Maura, papà Fulvio, io ho agito in un modo orribile e ho creato tanto dolore, ma l’ho fatto solo perché vostra figlia Yara possa un giorno trovare la pace. La vostra sofferenza è anche la mia. Perdonatemi. Ecco, dite questo alla famiglia Gambirasio, vi prego. Poi lasciatemi in pace…". Queste le parole riportate dal settimanale al quale il padovano avrebbe riferito anche di essere a sua volta vittima del lutto per la morte di un figlio morto di leucemia tre anni fa.

LE FRASI SU FACEBOOK. L'uomo si era impadronito del profilo Facebook di una 12enne di Pedrengo dopo averla adescata online. Aveva cercato di incontrarla ma la madre aveva scoperto che dietro al ragazzo che fingeva di avere un anno in più di sua figlia si nascondeva un malintenzionato ed era riuscita a stroncare quel rapporto virtuale prima che divenisse reale. Da allora il 50enne usando nome e cognome della 12enne aveva iniziato a inondare il social network di messaggi su Yara fingendosi una sua amica e arrivando a dire di sapere qualcosa sull'assassino. Il giorno del funerale della ragazzina aveva pubblicato una lettera inquietante che avevano fatto pensare a una sorta di confessione:Yara, l'assassino? Si indaga su un 50enne pedofilo di Padova"Anche stanotte sei tornata... Ti ho vista... Ti ho sentita. Quel freddo tutto attorno... E c'eri tu. E poi le grida, il tuo pianto. L'orrore. E poi.. Buio... Solo buio freddo... E silenzio. Ormai ogni notte è così. Ho paura di dormire, ho paura di sognare. Di rivedere, di rivivere, di sentire ancora tutto questo. Cosa posso fare... Cosa devo fare per farti trovare la pace, per cancellare tutta la sofferenza che hai dovuto subire... Per far tacere tutto questo gelido silenzio... Sto male...".

 

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