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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cucina

Dai Colli alla città, passando per la malga: Padova ha sette nuovi "agrichef"

Dopo oltre cento ore di formazione teorica e pratica alla “Agrichef Academy”, 13 cuochi contadini veneti di Coldiretti (di cui 7 dalla provincia di Padova) hanno conseguito il diploma

Dopo oltre cento ore di formazione teorica e pratica alla “Agrichef Academy”, 13 cuochi contadini di Coldiretti, di cui 7 dalla provincia di Padova e gli altri dal vicentino, hanno conseguito il diploma. All’Agriturismo Barco Menti di Monteviale (Vi), infatti, alla presenza del presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola e di Terranostra Padova, Emanuele Calaon insieme al collega vicentino Riccardo Lotto nonché del primo agrichef d’Italia, Diego Scaramuzza (con accanto una qualificata giuria), i 13 giovani pretendenti hanno raggiunto il tanto ambito titolo di cuoco contadino.

Cuoco contadino

Fra loro ci sono sette giovani padovani, di cui ben sei donne, tre già in forze negli agriturismi sui Colli Euganei, tra Teolo, Torreglia e Vo’, due all’agriturismo “La Scacchiera” di Padova e una alla Malga Vittoria sulle pendici del Monte Grappa. Essere un cuoco contadino significa portare in tavola, negli agriturismi, i profumi ed i sapori del territorio, con un tocco di innovazione finalizzata a valorizzare il luogo in cui i prodotti sono nati. L’emozione che questi piatti suscitano rappresenta il valore aggiunto che gli agrichef dovranno riuscire a trasmettere agli ospiti dei propri agriturismi. È stata chiara l’assessore alla Formazione, Elena Donazzan, presente all’evento: «Questa figura professionale è nata in Veneto. Ricordo bene il confronto con l’allora presidente regionale di Coldiretti e la genesi che ha portato a questo momento e ne sono orgogliosa. Dovete continuare a lavorare convinti e consapevoli che è fondamentale valorizzare i prodotti locali, trasformarli con accuratezza e semplicità, ma soprattutto trasmettere delle emozioni». 

I commenti

E proprio sulla capacità dei piatti contadini di trasmettere emozioni si è soffermato il presidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza: «I piatti proposti oggi ad una giuria d’eccezione hanno fatto riflettere e dovete continuare a lavorare con questo spirito ed entusiasmo, perché è fondamentale arrivare al cuore dei nostri ospiti. Soltanto così riuscirete davvero a fare la differenza». Il presidente di Terranostra Padova Emanuele Calaon aggiunge: «In questa giornata abbiamo trasmesso un messaggio chiaro: l’agriturismo di oggi è capace di fare la differenza. L’innovazione è riuscita ad accantonare la competizione, che si sta via via trasformando nella capacità delle imprese agrituristiche di fare rete e di crescere nel segno della condivisione degli obiettivi e della qualità del servizio, offrendo prodotti sempre più all’altezza del territorio in cui vengono proposti»

La giuria

Ad esprimersi sul lavoro dei 13 giovani cuochi contadini, divisi in quattro squadre, a seconda della portata da presentare, una giuria composta da esperti del settore agroalimentare, composta da Diego Scaramuzza, dallo chef e sommelier Alessandro Tannoia, docente di tecnica di cucina centro polifunzionale “Don Calabria” e della “Bottega dello Speziale”, dal giornalista enogastronomico de Il Giornale di Vicenza, Alberto Tonello, dal giornalista Matteo Crestani, dagli agrichef vicentini e padovani, dal presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola e dai presidenti di Terranostra Vicenza, Riccaro Lotto e Padova, Emanuele Calaon, dall’imprenditrice agricola padovana e dirigente Coldiretti Padova Elena Pieropan.

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I cuochi padovani

Questi i nuovi cuochi contadini padovani:

  • Calaon Barbara, Agriturismo Bacco e Arianna, Vo' Euganeo
  • Donà Elisa, Agriturismo la Scacchiera, Padova
  • Ravazzolo Alessandro, Agriturismo la Scacchiera, Padova
  • Frison Francesca, Casa in Campagna, Torreglia
  • Guidolin Tiziana, Malga Vittoria, Pove del Grappa
  • Molon Sofia, Fattoria Valle delle Gombe, Teolo
  • Toniolo Monica, Agriturismo Ai Colli, Vo Euganeo

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