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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Formazione 4.0, accordo tra Assindustria Venetocentro e i sindacati per usufruire del credito d'imposta

L'accordo territoriale è stato siglato coi segretari generali regionali di Cigl, Cisl e Uil di Padova: agevolerà l’accesso di imprese e lavoratori alle risorse del Piano Impresa 4.0

Agevolare l’accesso di imprese e lavoratori delle piccole e medie imprese alle risorse del Piano Impresa 4.0. È l’obiettivo dell’accordo territoriale siglato da Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso e le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil del territorio, per consentire a tutte le aziende, anche a quelle senza rappresentanze sindacali interne, di beneficiare del credito di imposta previsto per le attività formative sui temi dell’Industria 4.0.

Massimo 300mila euro per ogni beneficiario

Hanno firmato per la provincia di Padova la Vicepresidente di Assindustria Venetocentro, Antonella Candiotto, delegata alle Relazioni Sindacali, Sicurezza e Ambiente, il Segretario generale di Cgil Padova, Aldo Marturano, di Cisl Padova Rovigo, Luca Bianco, e di Uil Padova e Rovigo, Riccardo Dal Lago. L’ultima Legge di Bilancio ha introdotto la possibilità di ottenere un credito di imposta automatico in misura pari al 40% delle spese sostenute nel 2018 per le attività di formazione dei propri collaboratori, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie legate ai processi di trasformazione digitale previste con il Piano nazionale Impresa 4.0. L’agevolazione è riconosciuta nel limite massimo di 300mila euro per ciascun beneficiario. La normativa prevede che le attività di formazione rientrino tra quelle disciplinate nei contratti collettivi aziendali o territoriali. Di conseguenza, le aziende che hanno la rappresentanza sindacale interna sottoscrivono l’accordo aziendale direttamente con questa. L’accordo territoriale firmato per Padova e Treviso rappresenta la soluzione per le aziende prive di rappresentanza sindacale per poter beneficiare del credito d’imposta.

"Contributo per la crescita professionale"

Antonella Candiotto, vicepresidente di Assindustria VenetoCentro delegata alle Relazioni Sindacali, Sicurezza e Ambiente, spiega: "È un’intesa che vuole estendere il più possibile i processi di innovazione tecnologica digitale che si stanno dimostrando di grande importanza per la competitività di tutte le imprese, non solo per le grandi. L’accordo appena siglato con il sindacato facilita l’accesso agli incentivi anche per le aziende che non hanno rappresentanza sindacale al loro interno, di solito le più piccole. Sarà possibile quindi per tutte le imprese, sostenere la crescita professionale dei propri collaboratori ottenendo un contributo sotto forma di credito d’imposta. L’auspicio è ora per il mantenimento di Industria 4.0 nella prossima legge di Bilancio per dare continuità agli investimenti. Le aperture del Governo fanno ben sperare, ma alle parole dovranno seguire i fatti".

"Nuove tecnologie al servizio di tutti"

Affermano in coro Aldo Marturano, Luca Bianco e Riccardo Dal Lago, rispettivamente segretario generale di Cgil Padova, Cisl Padova Rovigo e Uil Padova e Rovigo: "Industria 4.0 è una sfida dal cui esito dipende il futuro delle nostre comunità e non possiamo permetterci di perderla. Le nuove tecnologie vanno messe al servizio di tutti e in particolare dei lavoratori. Per questo è fondamentale la formazione, che può consentire al mondo del lavoro nel suo complesso, e non solo alle nuove generazioni, di cogliere le opportunità che le grandi trasformazioni in corso offrono, depurandole dai rischi che ovviamente portano con sé. L’accordo sottoscritto va nella direzione giusta, anche perché risponde alle esigenze delle aziende medio-piccole e prive di rappresentanza sindacale, offrendo loro la possibilità di investire davvero sulla qualità del lavoro. Invitiamo le imprese padovane a coglierla fin da subito, perché non sappiamo se sarà confermata anche dal nuovo Governo. Il sistema industriale padovano e veneto necessita di professionalità nuove, costantemente aggiornate e sempre più qualificate. Un ruolo importante sarà svolto, come prevede l’accordo, dal comitato provinciale per la verifica dei progetti formativi presentati, a garanzia della validità e della qualità dei percorsi».

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