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Economia

E-commerce, Padova più imprese in Veneto: i consigli anti-frode

La provincia euganea è in vetta alle vendite online con 222 aziende attive, il 24% del totale regionale, in crescita del 12,1% dal 2013. I suggerimenti della Guardia di Finanza per evitare fregature

Sono 919 i le imprese che utilizzano l’e-commerce in Veneto (dato 2014), +11,5% rispetto all’anno precedente. Padova è in testa alle vendite online con 222 imprese attive, il 24% del totale regionale, in crescita del 12,1% dal 2013. I dati sono stati presentati dalla regione del Veneto alla Scuola grande "San Giovanni Evangelista" di Venezia, che ha coinvolto le associazioni dei consumatori e i maggiori enti di controllo, analisi e prevenzione delle frodi. Obiettivo era quello di fotografare la situazione esistente e consigliare gli acquirenti su come muoversi in un mercato che offre grandi vantaggi, ma può nascondere anche qualche insidia.

LE ALTRE PROVINCE. Il gradino più alto della classifica per crescita in valore percentuale spetta però a Rovigo che, con un +34,6%, ha raggiunto quota 35 imprese, scavalcando così Belluno che, unico caso in regione, ha perduto nell’ultimo anno 4 realtà. Nella classifica assoluta seguono quindi Verona (189 imprese, +15,2%), Vicenza (167, +8,4%), Treviso (157, +9%) e Venezia (121, +14,2%). Emerge anche che le imprese venete del commercio online sono per due terzi ditte individuali. In quasi un caso su tre il titolare è donna e in circa la metà dei casi ha meno di 40 anni (dati Camera di Commercio di Milano).

COME EVITARE FRODI. La Guardia di Finanza ha fornito alcuni consigli per evitare situazioni spiacevoli:

  • Diffidare dei prodotti offerti con ribassi eccessivi
  • Utilizzare piattaforme di pagamento elettronico (PayPal o GooglePlay) associate ad una carta di credito ricaricabile
  • Non fornire i dati della propria carta di credito telefonicamente
  • Acquistare solo da siti web che forniscono transazioni protette
  • Ricordare che gli acquisti fuori dalla UE sono soggetti a dazi doganali a carico dell’acquirente, quindi un acquisto apparentemente conveniente potrebbe alla fine rivelarsi un pessimo affare
  • Prestare particolare attenzione al “pishing”, pagine web fittizie del tutto uguali a quella del servizio originale dove viene richiesto l’inserimento delle proprie credenziali o dettagli sulla propria carta di credito.

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