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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Agroalimentare, salviamo il made in Veneto (Italy) dalla contraffazione

Controlli e più informazione: sono queste le ricette emerse nel convegno padovano "Il modello veneto per il made in Italy" promosso per combattere il fenomeno dei falsi soprattutto in un settore delicato come quello alimentare

Far capire al consumatore il valore dei prodotti della nostra terra: sani, buoni e sicuri.

IL CONVEGNO. E’ un po’ questo il significato del convegno tenutosi oggi a Padova dal titolo “Il modello veneto per il made in Italy” e promosso dal consiglio regionale veneto.

CONTRAFFAZIONE FENOMENO IN CRESCITA. Guardia di finanza e Forze dell’Ordine, Coldiretti, mondo della politica in generale: tutti uniti contro il fenomeno della contraffazione che anche nella nostra Regione sta assumendo contorni sempre più impressionanti, specie in un settore delicato come quello dell’agroalimentare.

CIFRE ALLARMANTI DAL 2009. Basti pensare, per farsi una piccola idea della portata del fenomeno, che dal 2009 sono oltre 900 milioni i prodotti nocivi sequestrati dalle fiamme gialle padovane, che hanno provveduto a denunciare 1.600 persone a vario titolo, di cui due arrestate, a chiudere 207 esercizi pubblici che i prodotti contraffatti o nocivi li commercializzavano.

NO AL TAROCCO. Un tarocco non solo dannoso per l’economia ma potenzialmente dannoso per la salute: i prodotti che mettiamo sulle nostre tavole, infatti, devono essere sicuri e di origine protetta.

TAROCCHI FAMOSI E DANNOSI. Questo per non incappare in clamorosi falsi come il Parmigiano Reggiano che contraffatto cambiava nome in "parmesan", oppure come le mozzarelle chiamate fresche ma prodotte con il latte in polvere. Ma l’elenco è davvero lunghissimo.

ORIGINE CONTROLLATA E INGREDIENTI ITALIANI. Come difendersi allora? Cercare i marchi DOP e IGP è la prima mossa ma ancora molto c’è da fare anche a livello governativo come afferma il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato: “Il prossimo passo del Consiglio regionale sarà la proposta di una legge nazionale che consenta di fregiarsi del marchio 'Made in Italy' ai prodotti agroalimentari che siano effettivamente prodotti con ingredienti tutti italiani, e non solo lavorati in Italia”.

PRODOTTO TUTTO MADE IN ITALY. C’è infatti un'ampia zona grigia in Italia che consente 'nel rispetto delle norme' di spacciare per italiani prodotti che non lo sono, solo perché l'ultimo passaggio della filiera (come l'aggiunta di acqua e sale ai pomodori cinesi) è avvenuto in Italia.

SALVAGUARDARE I NOSTRI PRODOTTI. Questo per salvaguardare chi faticosamente produce prodotti provenienti dalla nostra terra e per non doversi trovare, un giorno, a mangiare prosciutto italiano prodotto con maiali “esteri”.
 

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