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Economia

"Da novembre, nessun stipendio per supplenti precari di Padova"

L'Anief contro il Governo dopo la notizia che nella provincia patavina a più di 300 insegnanti non è ancora stata corrisposta la retribuzione e per "pagare le bollette sono costretti a chiedere soldi ai genitori"

Senza fine l’odissea professionale per migliaia di precari della scuola che da mesi, dopo aver regolarmente prestato il loro servizio di supplenza, non si vedono corrispondere lo stipendio. L’Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) conferma che solo a Padova sono 300 gli insegnanti che non hanno ancora ricevuto il corrispettivo di novembre.

I FONDI. Stessa situazione per il resto d’Italia. La causa è lo stanziamento di appena 64,1 milioni di euro, dettato dalla Legge di Stabilità, che, di fatto, ha attuato un’ulteriore “stretta” alle supplenze brevi e, osserva ancora il sindacato, risulta essere  largamente ridotto rispetto al fabbisogno effettivo di fondi necessari.

SPESE ANTICIPATE. Una situazione insostenibile e che mette molti lavoratori, che garantiscono una continuità didattica, in condizioni critiche e umilianti e proprio come specifica Marcello Pacifico (Anief-Confedir): “Non dobbiamo dimenticarci che il personale precario è spesso assunto lontano da casa: si devono quindi anticipare diverse spese, come quelle per i viaggi, il vitto e l’alloggio nei pressi degli istituti dove si presta servizio”. Il risultato?  “Molti lavoratori precari costretti a farsi prestare i soldi dai genitori per pagare le bollette”.

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