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Economia

Arpav, nuovo piano strategico: addio al laboratorio di Padova

Il progetto di riassetto dell'Arpav predispone la chiusura dei laboratori provinciali, fra cui anche quello padovano. Parola d'ordine: razionalizzare risorse tecniche umane. I sindacati insorgono denunciando lo scadimento del servizio

Il piano strategico 2012-2014 dell’Arpav cancella il laboratorio di Padova. In tempi di crisi economica, anche l’agenzia regionale per la protezione ambientale del Veneto taglia sulle spese di gestione. Stamattina, il direttore generale Carlo Pepe ha descritto in dettaglio la “sforbiciata” da assestare all’ente, il cui bilancio è destinato a diminuire per 8,6 milioni di euro.

RISPARMIARE. Il contenimento dei costi riguarderà razionalizzazione di risorse umane, servizi e locazione degli immobili con la progressiva chiusura durante il triennio anche del centro padovano. L’attività verrà accentrata in un’unica direzione di dipartimento e due laboratori a Venezia e Verona.

I SINDACATI. Prima dell’incontro con i vertici di Arpav, le quinta e settima commissione hanno ricevuto le organizzazioni sindacali, che pur condividendo la logica riorganizzativa, hanno contestato le scelte dell’agenzia. I rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato in particolare il rischio dello scadimento dei servizi determinato da chiusura e accentramento delle sedi operative.

LE SEDI. La struttura di Treviso sarà l’unica a diventare una sede distaccata di quella centrale ubicata in laguna. Le sedi dovrebbero passare dalle attuali 47 (20 in proprietà, 20 in locazione, 7 in comodato d’uso) a 12-14 nel 2014. Ma è già stata programmata altresì l’alienazione di 7 poli dell’Arpav: uno a Belluno, 2 nel centro di Treviso, 2 nella città di Verona, uno in centro a Vicenza e un altro a Bassano.
 

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