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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Commercio, i dati Istat parlano chiaro: sale quello elettronico, scendono i consumi al dettaglio

I presidenti di Federmoda Confcommercio e Ascom Padova lanciano un nuovo allarme: “Bisogna mettere mano alla web tax”

L’allarme era già stato lanciato. Ora, però, arrivano anche le cifre a rafforzare il concetto: cresce l’e-commerce, calano i consumi al dettaglio. E Ascom Padova non ci sta.

Saldi flop

Chi già si aspettava una flessione è Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Confcommercio: “L’avevamo detto a fine febbraio, cioè prima che arrivassero i dati ufficiali dell’Istat, che i saldi, partiti a gennaio, non sono andati come avevano fatto sperare i primi giorni a cavallo dell’Epifania”. Rispetto a dicembre, infatti, i consumi del primo mese del 2018 hanno segnato un calo dello 0.5% in valore e dello 0.7% in volume. Più significativa la flessione su base annua, scesa dello 0.8% in valore e dell'1.9% in volume rispetto al gennaio 2017. La riduzione non risparmia nessuno e colpisce allo stesso modo la grande distribuzione e i piccoli negozi, le cui vendite sono calate dell'1.2% (sempre rispetto a gennaio 2017).

E-commerce top

Il presidente dell’Ascom Confcommercio Padova, Patrizio Bertin, torna a puntare il dito sulla web tax: “Il commercio elettronico registra un aumento del 2.4%. Come ho già avuto modo di dire l’Italia e l’Europa devono mettere mano alla web tax altrimenti il divario tra chi paga le tasse (il commercio tradizionale) e chi non le paga o le paga in misura infinitesimale (ovvero i colossi dell’informatica e delle vendite online) in Paesi “accoglienti” della stessa Unione Europea non solo metterà all’angolo le nostre imprese ma ridurrà sensibilmente il gettito per lo Stato che, a quel punto, dovrà ridurre i servizi ai cittadini”.

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