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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Banca della terra: migliaia di ettari incolti ai giovani agricoltori, dal Veneto ok alle norme

Coldiretti Padova: "Finalmente un passo avanti dopo due anni e mezzo di attesa, adesso avanti tutta. Nella nostra provincia almeno 3 mila ettari, sopratutto nella Bassa Padovana, più di 15 mila in tutto il Veneto"

"Sono passati due anni e mezzo dalla nostra manifestazione a Venezia per chiedere di destinare ai giovani agricoltori le migliaia di ettari di terreno agricolo incolto o confiscato in Veneto. Grazie alla nostra mobilitazione siamo arrivati alla legge sulla “Banca della terra” in tempi rapidi ma per le norme attuative abbiamo dovuto attendere un bel po’. Adesso finalmente qualcosa si muove e ci auguriamo che sia il segnale di un concreto cambio di passo".

FUTURO. Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, commenta così la recente approvazione dal parte della giunta regionale del Veneto delle disposizioni per l’assegnazione dei terreni previsti in Veneto dalla “Banca della terra”. La legge c’era già dal 2014 ma mancavano le delibere attuative. Ora un passo avanti significativo con con il provvedimento che stabilisce i criteri per l’assegnazione dei terreni. "Ovviamente vengono privilegiati i giovani imprenditori agricoli - aggiunge Miotto - come prevede lo spirito della legge e come è giusto per costruire un futuro per la nostra agricoltura. Le giovani imprese infatti non possono competere con le grandi disponibilità economiche di aziende ben strutturate, ma in cambio offrono l’intraprendenza e prospettive occupazionali di lungo termine. Inoltre questo provvedimento consente di evitare le speculazioni sui terreni e calmierare i prezzi degli affitti o delle compravendite. Nella nostra provincia stimiamo che siano almeno 3 mila gli ettari potenzialmente liberi, concentrati per lo più nella Bassa Padovana. Siamo pronti a ridare fertilità a questi campi, adesso aspettiamo i fatti".

DATI. Secondo i dati del censimento 2010, in Veneto circa il 2% degli 811 mila ettari di superficie coltivabile non è messo a frutto: sono proprietà di enti pubblici (135), di regole o vicinanze, o di privati che non hanno una specifica vocazione agricola. Coldiretti ha calcolato che in Veneto sono almeno 15mila gli ettari da mettere a disposizione degli agricoltori, con la possibilità di dare lavoro a circa 3mila persone. La legge prevede di assegnare ad Avepa, tramite censimento effettuato dai Comuni, la gestione dell'inventario dei terreni a destinazione agricola che sono lasciati incolti o abbandonati da parte di proprietari pubblici o privati. Nella lista vanno inseriti anche i terreni confiscati alla criminalità organizzata. Una volta fatto il censimento, i Comuni "avvisano" i proprietari che il loro terreno sta per essere messo in palio perché sia affidato a un' impresa agricola: se non ci sono opposizioni legalmente sostenibili, e una volta data risposta formale a eventuali osservazioni presentate, si procede.

BANDO. L'assegnazione dei terreni avviene attraverso bandi ad evidenza pubblica disposti dalla Giunta regionale. Quindi Avepa seguirà la gestione delle domande e delle assegnazioni. Per ciascun lotto di terreno deve essere stabilito un canone annuo, che va pagato in un' unica soluzione (riferito al valore agricolo medio) e viene stabilito dalla Commissione provinciale espropri. Per partecipare al bando si dovrà presentare un "piano colturale". Il punteggio per l'assegnazione prevede di favorire i giovani agricoltori, i progetti di ampliamento aziendale, le cooperative agricole sociali e le aziende che hanno sede nello stesso Comune dove c'è il terreno messo in palio. L'assegnazione dura per 15 anni e l’attività di coltivazione va iniziata entro 12 mesi dall'assegnazione.

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