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Economia

Blocco del traffico, il grido d'allarme di baristi e ristoratori: «30% di calo degli incassi»

A lanciarlo è Filippo Segato, segretario dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova: «Bisogna puntare a delle soluzioni strutturali che permettano di incidere alla radice del problema»

Se non è crisi, poco ci manca: il blocco del traffico penalizza i commercianti, e l'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova non ci sta.

L'allarme

A lanciare il grido di allarme è Filippo Segato, segretario dell’Appe: «La settimana è partita male e sta finendo peggio ricomprendendo anche il weekend. I nostri associati sono doppiamente penalizzati perché da un lato soffrono per il disagio patito nel ricevere, a singhiozzo, le merci per i rifornimenti effettuati con mezzi su cui si è abbattuta la scure dell’ordinanza, e sull’altro versante registrano un pesante calo degli incassi, con punte fino al 25-30%, causato dal diminuito numero di clienti che non si spostano in auto temendo di venire multati». Gli esercenti lamentano il fatto che il blocco cada proprio nel periodo di inizio carnevale, fondamentale per i bilanci aziendali, soprattutto per le attività di pasticceria e ristorazione. «È chiaro che tutti concordano sull’importanza di non vivere in una città dall’aria irrespirabile – continua Segato – ma accanirsi continuamente con le ordinanze di blocco del traffico non va bene, bisogna puntare a delle soluzioni strutturali che permettano di incidere alla radice del problema».

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