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Economia

Mercato dell'auto: il primo semestre del 2017 si chiude con qualche sintomo di frenata

Ghiraldo, presidente Concessionari Ascom Confcommercio Padova: "Rallentamento ampiamente previsto dopo un periodo di vendite sostenute"

Rallenta il mercato dell’auto in provincia di Padova. Dopo mesi di crescite anche a doppia cifra, giugno consegna un dato che è sì ancora positivo, ma si limita, con 2.589 vetture immatricolate contro 2.576, ad uno 0,50% rispetto allo stesso mese dell’anno passato e ad un più significativo, ma sempre più contenuto, 3,3% del primo semestre 2017 rispetto al primo semestre 2016 (16.427 vetture contro 15.897).

DIESEL. La comparsa dei segni “meno” o il mantenimento dei segni “più” ma a livello di “zero virgola”, qualche volta nel raffronto giugno su giugno, qualche altra in quello gennaio-giugno 2016-2017, riguarda tutte le province venete con l’esclusione di Vicenza che, come si conviene ad un buon diesel, dopo mesi di “stanca”, ora viaggia su livelli intorno al +10%.

L'ANALISI. “Che il mercato dovesse confrontarsi con una contrazione delle vendite – analizza Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova – era un fatto che gli analisti dei grandi gruppi avevano pronosticato già nei mesi scorsi. Potremmo dunque dire che siamo in presenza di una contrazione non solo attesa ma anche fisiologica dopo un periodo di crescita robusta. Adesso si tratta di vedere come risponderà il mercato in autunno”.

I MARCHI. In attesa dunque di conoscere se siamo in presenza di un rallentamento solo estivo o se c’è qualcosa di più strutturale, vediamo chi, a giugno e nel primo semestre dell’anno, tra i marchi che nel mese vendono più di cento vetture (gli scostamenti al di sotto di questa cifra non sono significativi) ha avuto le maggiori performance o le débacle più consistenti.

MESI POSITIVI. Su tutti spicca Citroen che raddoppia le proprie vendite nel mese passando da 56 a 112 (100% giusto giusto) con un semestre che da 332 sale a 524 (57,83%). Ottimo giugno anche per Dacia che passa da 68 a 123 vetture nel mese (+80,88%) con un semestre che da 389 del 2016 sale ora a 492, pari al 26,48%.
Considerati i volumi bene soprattutto Volkswagen che aumenta del 20,37% nel mese (dalle 216 vetture immatricolate nel 2016 alle 260 attuali con una cifra semestrale che da 1.373 sale a 1.494) e bene anche Toyota che dalle 102 vetture di giugno 2016 registra ora un significativo 133 che porta la percentuale al 30,39% di aumento, percentuale che si attesta al 19,97% sul semestre con 765 vetture a fronte delle 643 dell’anno precedente.

CHI SALE. E’ positivo anche il consuntivo mensile di Peugeot che sale dell’11,33% (167 vetture contro 150) e bene anche il semestrale (+9,05%) che vanta 1.036 vetture a fronte delle 950 dei primi sei mesi del 2016. Bene nel semestre ma male nel mese sono invece Renault (-11,52% nel mese con immatricolazioni che scendono a 146 dalle 165 dello stesso periodo dell’anno scorso, ma +17,25% nel semestre con valori pari a 1.081 vetture contro le 922 del 2016) e Ford che a giugno scende di una vettura (152 nel 2016, 151 nel 2017, pari allo 0,66%) ma nel semestre sale del 4,71% con valori assoluti rispettivamente di 1.134 (2017) e 1.083 (2016).

LE CONTRAZIONI. Ci sono poi i marchi che sia a giugno che nel semestre “battono in testa”. In questo caso, al di là di Opel che perde il 6,38% nel mese (da 141 a 132 auto immatricolate) e perde un risicato 0,43 nel semestre (da 920 cala a 916), c’è il dato di Fiat che dopo i grandi successi dei mesi precedenti ora flette del 32,40% nel mese (passa infatti dalle 429 vetture immatricolate nel giugno 2016 alle 290 del mese appena passato) e subisce una contrazione anche nel semestre passando dalle 2.614 vetture del 2016 alle 2.410 di quest’anno (-7,80%).

SPORT. Infine un paio di curiosità meramente statistiche: la performance più consistente in termini percentuali nel mese la fa Abarth con vendite che schizzano all’insù del 150% (ma si tratta di 10 vetture contro le 4 del pari mese dello scorso anno), mentre nel semestre è Lamborghini che raddoppia (100%) le sue vendite: da una passa a due.

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