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Abbonamento tv: alcune considerazioni

Dubbi e perplessità sulla fattibilità del canone Rai in bolletta; opportunità di disdire con l'Associazione senza scopo di lucro Terra di Mezzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Che strano paese è il nostro. Mentre i disoccupati aumentano a dismisura, centinaia di fabbriche chiudono e decine di impresari, piccoli commercianti ed artigiani si suicidano perché non ce la fanno più, quale sembra essere una delle maggiori preoccupazioni del governo? Sbrigarsi a inserire il Canone Rai nella bolletta della luce.

Sono alcuni anni che se ne parla e noi dell'associazione Terra di Mezzo di Vicenza abbiamo avanzato fin da subito dei forti dubbi sulla fattibilità di questo progetto: di fatto i gestori dell'energia elettrica sono molti, e ciò implica che tutti loro dovrebbero aprire uno sportello apposito per il canone TV diventando dei sostituti d'imposta, portando quindi un aumento del lavoro con conseguenti spese...e chi le coprirà?

Non dimentichiamo inoltre che normalmente le bollette di luce, acqua, gas, affitto ecc. il cittadino le paga generalmente dal conto in banca e non allo sportello delle poste come si fa con l'abbonamento del canone TV. Le Poste Italiane quanto ci perderebbero, in mancati bollettini postali? Il conto è presto fatto: 16 milioni di abbonati, moltiplicato per 1,30 euro fanno oltre 20 milioni buttati al vento.

C'è anche un altro fattore da non sottovalutare, legato alla nostra farraginosa macchina parlamentare: la stessa legge che ha istituito il Canone Rai, il R.D.L. n. 246 del 1938. Il Parlamento dovrebbe modificarla e abolire l'art.10 che dà le indicazioni e la possibilità di fare la disdetta. Sappiamo tutti che nel nostro Paese i tempi per emanare o modificare una legge sono a dir poco biblici, e noi di Terra di Mezzo abbiamo fiducia nel fatto che per questo argomento non sarà diverso.

Se andiamo a leggere la G.U. infine, c'è un'ultima considerazione da fare: l'abbonamento è composto da tre voci: Canone TV annuale € 0,20; Tassa di Concessione Governativa € 4,13; IVA € 4,21; Sovraprezzo € 104,94. Ed è su quest'ultimo che il Ministero dello Sviluppo Economico può intervenire, aumentandolo o meno quando vuole. Quest'anno con ogni probabilità verrà aumentato: con il Decreto del Fare il governo nel 2014 ha prelevato ben 150 milioni di euro dalle casse della Rai, e con la nuova legge di stabilità il governo ha deciso un ulteriore prelievo del 5% sul canone Tv del 2015.Quando c'è un aumento, la possibilità di disdire il Canone slitta dal 31 Dicembre dell'anno in corso fino a 30 giorni dell'annuncio dell'aumento sulla G.U. -cioè circa fino alla fine del Gennaio dell'anno successivo-, secondo la legge n.421 del 1947.

Tempi, appuntamenti e modi per effettuare la disdetta con la nostra Associazione sono reperibili presso il nostro sito www.culturaeinformazione.it o all'indirizzo terradimezzo96@gmail.com

Associazione senza scopo di lucro Terra di Mezzo - Tra Cultura e Informazione

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