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«Carraro non licenzia chi sciopera»: l'azienda risponde alle accuse dei sindacati

Duro comunicato dopo le polemiche dei giorni scorsi: «La Antonio Carraro s.p.a. ha sempre operato nel massimo rispetto delle libertà e dei diritti dei lavoratori impiegati presso il proprio stabilimento, senza eccezioni di sorta e non può accettare che le si addebitino condotte discriminatorie»

Alla Antonio Carraro s.p.a. non sono piaciute le critiche degli ultimi giorni, tanto che l'azienda con un comunicato ufficiale «si dichiara irremovibile nel contestare le dichiarazioni ed i comunicati stampa pubblicati e diffusi anche a mezzo stampa tra il 13.07.2023 ed il 17.07.2023 dalla Fiom CGIL, dalla Fim Cisl e dalla Nidil Cgil, riportanti la falsa notizia dell’avvenuto licenziamento di un lavoratore impiegato presso i propri stabilimenti, reo di aver scioperato». La vicenda riguarda un lavoratore 24enne al quale dopo una assemblea sindacale, a detta dei sindacati e dei lavoratori, sarebbe stato costretto ad andare in ferie forzate fino al termine del contratto, tanto da indurli allo sciopero lo scorso venerdì.  

Dall'azienda contestano questa versione: «Messun lavoratore è stato licenziato dalla Antonio Carraro s.p.a. per aver partecipato ad attività sindacali, scioperi e assemblee compresi, né direttamente né indirettamente, così nemmeno colui al quale si riferiscono i summenzionati sindacati nei loro comunicati. Si tratta di un rapporto di lavoro in somministrazione che, come tutti gli altri contratti avente un termine, è sottoposto alla propria naturale scadenza, senza che vi siano a riguardo, diritti e/o obblighi alla proroga piuttosto che alla trasformazione, come ben noto in tutte le realtà aziendali che utilizzano lo strumento». La versione riportata alla stampa da sindacati e lavoratori non è proprio piaciuta, anche se il giovane era effettivamente stato messo in ferie obbligate. «La Antonio Carraro s.p.a. non licenzia chi sciopera. Come testimonia la totale assenza di licenziamenti nel corso dell’anno quando gli scioperi non sono di certo mancati. La Antonio Carraro s.p.a. ha sempre operato nel massimo rispetto delle libertà e dei diritti dei lavoratori impiegati presso il proprio stabilimento, senza eccezioni di sorta e non può accettare che le si addebitino condotte discriminatorie basate su atti e fatti mai accaduti, addirittura contestate pubblicamente e attraverso i mezzi di stampa». Questa la netta presa di posizione dell'azienda. Va specificato che il lavoratore nella fattispecie, lui come altri che lavorano dell'azienda, dipendono da ditte che hanno l'appalto per alcuni servizi all'interno della Antonio Carraro s.p.a.

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