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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Nuovo centro commerciale di Due Carrare, ennesimo sfregio al territorio

Unicomm srl ha ottenuto i tre sì vincolanti dal comune di Due Carrare, dalla provincia di Padova e dalla regione Veneto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Si è tenuta l'attesa conferenza di servizi, Unicomm srl Due Carrare in regione a Venezia in direzione commercio. L'esito è stato positivo per l'azienda proponente che ha ottenuto i tre sì vincolanti dal comune di Due Carrare, dalla provincia di Padova e dalla regione Veneto.

L’Unicomm srl di Due Carrare intende trasferire l'autorizzazione commerciale di grande struttura di vendita da Via Vo di Placca 95 a Via Mincana senza numero civico. Via Vo di Placca  è confinante con la statale 16 dove è aperto da molti anni un Famila da 1650 mq di superficie alimentare (un totale di 2523 mq compresa la superficie adibite ad altri usi come magazzini depositi servizi). Via Mincana invece è a ridosso dello svincolo autostradale della A13 Padova – Bologna di Terme Euganee.

Unicomm intendeva appunto trasferire un’autorizzazione di grande struttura di vendita in una nuova area dove esiste un progetto già approvato dal Pat e dal Piano degli Interventi e dove, da un punto di vista urbanistico di destinazione d'uso formale, è già tutto a posto. Ma consentiteci alcuni rilievi.

Ad oggi la Regione Veneto su richiesta delle Associazioni di Categoria del Commercio ha indetto una moratoria cioè un periodo per tutto il 2012 di divieto di nuovo insediamento di grande distribuzione. In altre parole non vi è nuova superficie commerciale concedibile. Rimangono autorizzabili solo quelli già in iter di approvazione.

Il trasferimento dell'autorizzazione: perchè oggi e perchè tanta fretta? Chiaramente perchè sta per essere approvata una nuova legge regionale del commercio che tenta di difendere i piccoli esercizi di vicinato e contemporaneamente premiare il recupero di aree dismesse nei centri storici dando la possibilità di insediamento alla media e grande distribuzione per ricreare una centralità urbana delle nostre millenarie città, ultimamente scemata dal proliferare delle cattedrali nel deserto di grande distribuzione outlet e similari.

Si è voluto così oggi approvare in Regione un trasferimento che di fatto invece sarà una nuova apertura. Non facciamo fatica ad immaginare che nel prossimo periodo i 1650 mq nella nuova ubicazione poi verranno ampliati per realizzare l'ennesimo centro commerciale con metrature decuplicate che darà l'ennesimo colpo sulla piccola e media distribuzione dell'area di Due Carrare, Battaglia, Monselice, Pernumia e non solo. E la struttura oggi aperta rimarrà lì.

Si è voluto approvare quanto oggi era da un nostro punto di vista procedurale insufficiente. Il progetto di realizzazione di una rotonda, il suo diametro, è tutto da verificare. E' chiaro che la prescrizione posta dalla conferenza di servizi di realizzarla prima dell'apertura della struttura commerciale è importante ma futuribile. Avremmo voluto delle garanzie oggi che non ci potevano essere, Siamo di fronte all'ennesimo attacco in un momento di grave crisi del tessuto economico nazionale e locale della Grande Distribuzione che vuole spazzare via le piccole attività. Oggi Due Carrare domani Abano Terme con il nuovo Aliper Se non è zuppa è pan bagnato e a guadagnarci non sono certo le comunità locali. Le conseguenze sulla viabilità già oggi precaria, sull'impatto paesaggistico saranno enormi. Confesercenti non ci sta e lo dice a voce alta.

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