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Economia Due Carrare

Centro commerciale di Due Carrare, l'Ascom dal sindaco: "Speriamo ci sia ancora margine"

Patrizio Bertin incontrerà Davide Moro per scongiurare la realizzazione di "uno sfregio al territorio, all'economia e alla cultura di una vasta area"

L’appuntamento è per martedì. Ed è la conseguenza diretta della lettera che il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, ha inviato al sindaco di Due Carrare, Davide Moro. L’argomento, ovviamente, è quello spinosissimo del mega centro commerciale che dovrebbe sorgere nel territorio comunale di Due Carrare ma che, nel giudizio dell’Ascom, avrebbe ripercussioni su una vasta area e, soprattutto, avrebbe effetti negativi, nell’immediato, sia sul consumo del suolo che sul commercio di vicinato e, nel medio, anche sull’occupazione visto che un posto nuovo in un centro commerciale ne determina, nell’arco di 3-5 anni, la perdita di quattro, tra dipendenti e titolari dei piccoli negozi.

"UN MEGA-SCATOLONE IN FACCIA AL CASTELLO DEL CATAJO". "Non più tardi di questa mattina - sottolinea il presidente dell’Ascom - sono addirittura due le notizie che indicano con sufficiente  drammaticità a cosa stiamo andando incontro. La prima dice che il Veneto è la regione italiana, dopo la Lombardia, che ha consumato più suolo, e Padova, con il suo 49%, è la provincia veneta con il più alto consumo. Al sindaco Moro - continua Bertin - che ringrazio per aver accolto la nostra richiesta di un incontro immediato, mi permetto di sottolineare questo dato che, nelle nostre valutazioni, fa il paio con l’assoluta inopportunità di piazzare un 'mega scatolone' proprio in faccia al Castello del Catajo, una pregevole opera architettonica dall’alto valore culturale che verrebbe immolato sull’altare del profitto".

"UNA LETTURA 'IN PROSPETTIVA'". "La seconda notizia è forse ancora più grave, perché offre una chiave di lettura 'in prospettiva' che, se colta nella sua valenza, potrebbe evitare danni incalcolabili. Negli Stati Uniti - snocciola cifre il presidente Bertin - le grandi catene commerciali hanno annunciato la chiusura di centinaia di loro grandi magazzini. Saranno addirittura 400 su 1.100 quelli dei cosiddetti mall e le corrispondenze dagli States parlano di 'luoghi che stanno diventando spettrali'. Per questo al sindaco Moro dirò: 'Se c’è ancora un minimo spazio di manovra, gestiamolo assieme', anche perché, in tempi non sospetti, con l’allora consigliere di opposizione Moro eravamo sulla stessa lunghezza d’onda".

"I CONTI DEI SINDACI". Una lunghezza d’onda che sposa anche il sindaco di Battaglia Terme, Massimo Momolo, ma che - nelle intenzioni di Bertin - dovrebbe poter contare sull’adesione di molti altri sindaci del territorio: "Purtroppo - è il commento del presidente dell’Ascom - le difficoltà di bilancio con la quale si trovano a dover fare i conti i sindaci, li rendono se non favorevoli certamente non contrari all’insediamento di grandi strutture che portano soldi per urbanizzazione e Imu. Il tutto spesso 'abbellito' da qualche 'simpatico omaggio', come è avvenuto ad Abano, dove per un campetto in sintetico ed una pistina ciclabile (poi addirittura cancellata) si sfregiano monumenti di importanza assoluta: qui a Due Carrare il Catajo, lì ad Abano Villa Mainardi".

"SPIRITO POSITIVO". Bertin comunque andrà all’incontro con spirito positivo: "Io voglio credere - conclude - che la volontà politica abbia la meglio sulla volontà dei fondi che sfruttano i denari che raccolgono in questo stesso nostro territorio, per poi, alla fin fine, danneggiarlo. E poco conta che le strutture siano progettate da chi ha dato ai tifosi madrilisti lo stadio Santiago Bernabeu: buon per loro che hanno la possibilità di vedere la squadra campione di Champions, male per noi che se il centro vedrà la luce vedremo lacerare un tessuto di piccole imprese che sono l’essenza stessa della nostra cultura e della nostra economia e che, è sempre bene ricordarlo, sono il baluardo a costo zero contro quel degrado che, in caso contrario, non solo si sostituirebbe, ma avrebbe anche costi economici, ma soprattutto sociali, enormi".
 

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