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Economia

Commercialisti in assemblea a Padova Rapporto tra imprese e legalità

Presenti oltre 260 Commercialisti padovani ieri pomeriggio presso Villa Borromeo a Sarmeola di Rubano per l’Assemblea annuale di approvazione del bilancio consuntivo dell’Ordine. Tra i temi affrontati il ruolo del Commercialista sul territorio nel rapporto impresa-legalità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Negli ultimi anni, complice la crisi, molti imprenditori del Veneto sono caduti nella rete dell'usura, del racket mafioso, del riciclaggio. Quali sono i primi sintomi e le "spie" di attenzione che imprese e professionisti non devono trascurare? Quale il ruolo delle mafie nel business delle imprese del nostro territorio? Quali sono gli strumenti a disposizione per prevenire l'illegalità nel mondo delle imprese ed intervenire tempestivamente per la lotta alla criminalità nel mondo degli affari? Sono stati i temi affrontati ieri pomeriggio dai Commercialisti padovani durante la tavola rotonda moderata da Roberta Polese del Corriere del Veneto.

Uno strumento da poco a disposizione delle imprese è il rating di legalità rilasciato dall'AGCM, che rappresenta per le imprese una grande opportunità, sia per i vantaggi in termini di reputazione, soprattutto per quelli economici: facilitazioni per l'accesso al credito ed ai finanziamenti pubblici.

"I Commercialisti sono in prima linea accanto ai clienti per il rispetto della legalità - Ha osservato Dante Carolo, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova - perché la nostra categoria professionale da sempre è impegnata nella lotta all'usura ed al riciclaggio, infatti abbiamo precisi obblighi normativi da assolvere segnalando le operazioni sospette. Oltre agli obblighi normativi siamo consapevoli che è necessaria una profonda cultura della legalità per indirizzare correttamente l'agire di ogni categoria economica al bene comune."

Nel rapporto tra impresa e legalità uno degli aspetti da considerare è sicuramente la reintroduzione del reato di falso in bilancio, auspicata da Roberto Terzo Pm della Procura della Repubblica di Venezia, che osserva: "Il professionista consulente dell'impresa deve essere il primo filtro che dice all'imprenditore che non ha più gambe per correre di fermarsi e di portare i libri in Tribunale, perché per le imprese che si muovono nell'ottica della legalità, è fisiologico nascere ma anche morire quando non ci sono più i presupposti del business".

I Commercialisti sono i soggetti più esposti nel rispetto della legalità in ambito economico - ha concluso Terzo - perché mettono mano in quasi tutte le vicende economiche del Paese, per questo motivo serve una compartizione rigida tra lecito ed illecito."

A seguire l'Assemblea di approvazione del primo bilancio consuntivo del rinnovato Consiglio dell'Ordine, approvato all'unanimità dopo le relazioni del Consigliere Tesoriere dott. Marco Razzino e del Presidente del Collegio dei Revisori dott. Antonio Sturaro.

Gli iscritti, alla data del 31 dicembre 2013, erano complessivamente 1585, nel corso dell'anno ci sono state 45 nuove iscrizioni. I tirocinanti erano 174 e sono stati emessi 80 certificati di tirocinio.

Il Presidente dell'Ordine Dante Carolo, si è soffermato sulle attività svolte nel corso dell'anno dalle Commissioni Istituzionali (Disciplinare, Formazione Professionale Continua, liquidazione parcelle, tirocinio Professionale, Stampa, Pari Opportunità) e dalle Commissioni di Studio. Non sono mancati gli accenni alle numerose collaborazioni istituzionali con la Conferenza Permanente dei Presidenti dei 14 Ordini delle Tre Venezie, l'Unione Giovani Dottori Commercialisti, l'Associazione Italiana Dottori Commercialisti, l'Unagraco e tutte le Associazioni di Commercialisti attive sul territorio padovano.

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