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Estate e condizionatori, Confartigianato: "Affidarsi ai controlli di ditte specializzate"

Quasi 1milione 200mila impianti (sui 9milioni totali installati in Italia) stanno per essere rimessi in moto. "È importante, prima di avviarli - ricorda il presidente del Sistema di categoria installatori di Confartigianato Padova Moreno Favaron - procedere alla verifica del macchinario"

Con l’arrivo del caldo riparte anche la stagione dei condizionatori, ma sono pronti per essere riaccesi? I rischi nell’utilizzo di condizionatore sporco e senza manutenzione non sono trascurabili, basti pensare alla famosa legionella, nemica estiva di molti polmoni. La soluzione è facile e veloce: affidarsi a una ditta artigiana specializzata che controlli, pulisca e garantisca il perfetto funzionamento del condizionatore.

IN VENETO. In Veneto il 60% circa delle famiglie ne possiede uno in casa. Quasi 1milione 200mila impianti (sui 9milioni totali installati in Italia) stanno per essere rimessi in moto. “È importante, prima di avviarli – ricorda il presidente del Sistema di categoria installatori di Confartigianato Padova Moreno Favaron - procedere alla verifica del macchinario, controllare eventuali perdite di gas refrigerante, sanificare i filtri e rimuovere gli accumuli di polvere o agenti patogeni annidatisi nel corso della stagione invernale che rischierebbero di essere messi in circolo nell’aria. Verifiche – prosegue- che è bene evitare di fare da soli, soprattutto nei casi di valutazioni di perdite di gas, e che devono essere eseguite da ditte in possesso della certificazione obbligatoria che attesti l’idoneità a maneggiare elementi potenzialmente tossici”.

TUTELA DELL'AMBIENTE. La certificazione “Fgas” è richiesta da uno specifico regolamento Europeo e da una norma del Ministero dell’Ambiente. “Purtroppo, nonostante tali obblighi siano in essere da alcuni anni – afferma il presidente dell’associazione padovana Roberto Boschetto- ci giunge ancora qualche segnalazione di installazioni fai da te, soprattutto per quanto riguarda i condizionatori domestici. Invito a non sottovalutare la questione in quanto tali azioni sono perseguibili come reati ambientali, così come è a rischio chi lavora senza possedere la certificazione, ma per fortuna sono in pochi”. La normativa sul corretto utilizzo dei gas refrigeranti ha come obiettivo primario la tutela dell’ambiente, attraverso procedure e certificazioni in capo alle imprese che installano e mantengono gli impianti e prevede forti sanzioni in caso queste operazioni vengano svolte da imprese prive di tali certificazioni. È possibile consultare l’elenco pubblico delle imprese certificate nel sito www.fgas.it. Anche per gli impianti di climatizzazione estiva vi è l’obbligo di predisposizione del libretto di impianto e la relativa registrazione nel catasto informatico CIRCE della Regione Veneto. “Rivolgetevi – conclude Favaron – alle imprese certificate ed abilitate, sia per tutelare la vostra sicurezza, sia per evitare sanzioni, sia per il rispetto dell’ambiente e non meno importante del proprio portafoglio”.

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