Confapi: burocrazia soffocante, 65 versamenti il 18 febbraio, 23 comunicazioni il 28 del mese
«Siamo arrivati al punto che lo Stato si inventa nuove scadenze fiscali solo per fare bella figura, ci seppellendoci di richieste per dimostrarsi efficiente»
La prima data da cerchiare in rosso è il 18 febbraio. Lo è perché, dal versamento dell’Irpef da parte dei titolari di partita Iva, arrivando ai versamenti obbligatori dell’Inps, si potranno mettere in fila 65 tipi diversi di imposte da pagare, tutte con la stessa scadenza. Ma a fare ancora più specie è quanto accadrà dieci giorni dopo, il 28 febbraio. Quel giorno lo scadenziario dell’Agenzia delle Entrate prevede ben 23 comunicazioni per imprenditori e contribuenti. Si badi bene: di queste, nessuna determina il versamento di imposte. E, tuttavia, nell’insieme consentono al Fisco di predisporre alcune forme di pre-compilazione delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini.
Il cambiamento
«In altre parole», evidenzia il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio, «le imprese si mettono al servizio dello Stato, per permettere allo Stato di dimostrarsi efficiente agli occhi dei cittadini. Parliamo di richieste che presuppongono dei costi aggiuntivi per le aziende italiane e non determinano un maggior gettito per le casse pubbliche, anzi: la fruizione automatica delle detrazioni d’imposta ottenibili da parte dei cittadini con queste comunicazioni riduce il potenziale gettito. Il che rafforza una constatazione: in una recente audizione alla Commissione Finanze della Camera dei deputati Confapi ha fatto notare come nel rapporto internazionale che misura la “facilità” del sistema fiscale l’Italia si classifichi ultima in Europa e 141^ nel mondo. Un imprenditore italiano medio impiega 238 ore annue per pagare le imposte, il 46% in più della media Ocse. Ecco: sono costi, tempo e risorse sottratti all’attività d’impresa».
Mancano le indicazioni
Non è tutto. Come fa notare Fabbrica Padova, centro studi dell’Associazione, lo scadenziario nazionale predisposto dall’Agenzia delle Entrate (https://www1.agenziaentrate.