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Economia

Confesercenti Padova, Rossi: "L'Imu vada alla Regione"

Il presidente dell'associazione di categoria: "Si potrebbe finanziare quello che sta diventando il settore economico trainante per l’intera Regione e cioè il turismo, pesantemente danneggiato dai tagli al bilancio regionale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

“Siamo d’accordo con Zaia, il ricavato dall’Imu dovrebbe essere trasferito al territorio ed alle Regioni in particolare”, dichiara il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi. "Con i soldi dell’Imu alle Regioni - continua Rossi - si potrebbe finanziare quello che sta diventando il settore economico trainante per l’intera Regione e cioè il turismo, pesantemente danneggiato dai tagli al bilancio regionale".

Non ha dubbi il presidente Rossi, si tratterebbe di risorse economiche di grande rilevanza che darebbero linfa e vitalità all’economia della Regione che rilancerebbero le piccole e medi imprese che creerebbero nuova e qualificata occupazione. "Altro che le liberalizzazioni di Monti - aggiunge - Che una parte dell’Imu vada alla Regione Veneto mi sembra cosa più che condivisibile. Siamo perfettamente d’accordo con Zaia, però non possono essere gli imprenditori che decidono autonomamente a chi versare l’Imu, occorre un provvedimento regionale che garantisca le imprese che possano versare l’Imu alla Regione senza incorrere in sanzioni, contenziosi vari e cartelle Equitalia. Basta una delibera della Regione che obblighi le imprese a versare l’Imu alle Regioni anziché ai comuni e quindi allo Stato. E’ importante che queste provocazioni siano seguite anche da provvedimenti legislativi in questo modo permetterebbero alle associazioni di categoria di far versare ai propri iscritti l’Imu alla Regione".

"Sia chiaro - sottolinea Rossi - il salasso Imu sarà la botta finale per molti negozianti e molti operatori turistici. Ci troviamo di fronte a veri e propri salassi fiscali che nulla hanno a che vedere con imposte che colpiscono il patrimonio. L’Imu è una tassa che colpisce le imprese. Un negozio dai 150 ai 300mq in provincia di Padova pagherà dai 1.700 ai 4.200 euro di imposta, un albergo di medie dimensioni dai 10 ai 15.000 euro, un ristorante dai 3.000 ai 6.000 euro. Si tratta, in molti casi, di veri e propri canoni di locazione per immobili strumentali all’attività. Costi che non potranno essere scaricati sul consumatore finale e che quindi ricadranno esclusivamente nella capacità di reinvestimento delle imprese. L’ho affermato a più riprese, e non mi stancherò di ripeterlo - chiude il presidente provinciale Confesercenti - l’Imu sarà la botta finale per tanti piccoli esercizi commerciali e turistici, nei prossimi anni vedremo molte vetrine dei nostri negozi chiudersi ed essere sostituite dalle saracinesche dei garage. Saranno decine e decine i negozianti a cui converrà chiudere il negozio e venderlo o locarlo come garage nei centri storici, con tutte le conseguenze di degrado che questo comporta. Non avere capito questo significa essere fuori strada".

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