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I confidi ex 106 bussano alla Camera di Commercio: "Zilio è uomo di parola"

A distanza di un paio d'anni da quando si era presentato in Camera di Commercio per chiedere un contributo a nome dei confidi ex 106 (ovvero quelli non vigilati da Bankitalia), Fabio Di Stasio, direttore di Artigianfidi Padova torna a bussare al portone di piazza Insurrezione a Padova

"Adesso che i denari sono entrati nelle casse della Camera di Commercio non abbiamo dubbi a credere che il presidente Zilio manterrà la sua parola. D'altra parte l'ha ricordato egli stesso ribadendo alla stampa che è uomo di parola che mantiene gli impegni. E con noi l'impegno c'era".

LE RICHIESTE DI ZILIO


A distanza di un paio d'anni da quando si era presentato in Camera di Commercio per chiedere un contributo a nome dei confidi ex 106 (ovvero quelli non vigilati da Bankitalia), Fabio Di Stasio, direttore di Artigianfidi Padova torna a bussare al portone di piazza Insurrezione.
"Il presidente Zilio - ricorda Di Stasio - a quel tempo aveva giustificato l'aiuto ai soli confidi vigilati per il motivo che non c'erano fondi sufficienti. Ma aveva anche aggiunto che, non appena se ne fossero verificate le condizioni, non avrebbe avuto difficoltà a sostenere anche l'attività dei confidi non vigilati. Ed è ciò che adesso contiamo che avvenga". Rifiuta, il direttore di Artigianfidi, l'obiezione che la sua uscita sia il più classico degli "assalti alla diligenza". "La nostra richiesta - continua - nasce da una promessa che oggi va mantenuta. D'altra parte noi siamo perfettamente aderenti alle quattro linee guide proposte da Zilio alla città. Le imprese nostre affidate sono in buona parte impegnate nel processo di innovazione, operano sui mercati internazionali, stanno sviluppando un'economia green e, soprattutto, appartengono a quel territorio che la Camera di Commercio vuol promuovere".

AIUTARE LE STRUTTURE


Naturalmente l'intervento della Camera di Commercio anche nei confronti dei confidi ex 106 avrebbe il pregio di aiutare strutture che, al pari degli ex 107, in questi anni di grave crisi hanno contribuito non poco a sostenere le imprese in un confronto con le banche mai semplice ma nel nostro territorio, per le note vicende, ancora più difficile. "Grazie ad un'accorta gestione - conclude Di Stasio - siamo riusciti a mantenere la nostra operatività anche se le aumentate sofferenze delle imprese hanno gravato sui nostri bilanci e, in alcuni confidi, anche sui patrimoni. L'ossigeno che arriverà alle nostre strutture grazie all'intervento camerale avrà benefici effetti su un largo tessuto di microimprese che sono pur sempre il fulcro della nostra economia".

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