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Mediatori non si nasce, si diventa

Corso per mediatori civili e commerciali organizzato dall'Istituto Nazionale Telematico di Battaglia Terme (PD), ente di formazione accreditato presso il Ministero della Giustizia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

C'è chi pensa che si tratti di un procacciatore d'affari, chi di una sorta di giudice di pace, chi ancora dell'ultima "genialata" per fare business. Sulla sua utilità e conformità alla legge, sulle sue reali funzioni e requisiti formativi i giuristi stessi si accapigliano, più o meno fiduciosi, scettici, contrari oppure già, per loro volere o loro malgrado, mediatori.

La mediazione civile e commerciale è molto più di un procedimento giuridico alternativo al processo e reso obbligatorio dalla legge in un ambito molto vasto di materie. Oggi l'essere mediatori è da considerarsi sicuramente una professione, ma prima di tutto bisogna percepirne la missione, in senso spirituale, in senso pienamente umano.

Essere mediatori significa adottare una precisa filosofia di vita, significa imparare a superare (non ad evitare o eliminare) la gretta logica del conflitto e del compromesso. Il mediatore è innanzitutto un uomo, catapultato fin dalla nascita come ogni altro in una realtà arrivista, in cui per soddisfare i propri bisogni occorre affossare quelli dell'altro. Tutto ciò che deve fare il mediatore è imparare a favorire il dialogo, ascoltare, far riflettere sui noccioli della questione (psicologico-affettivi, di relazione) e sul logoramento economico e psico-fisico cui può portare un processo civile ordinario.

L'essere mediatore va perciò ad integrarsi con la propria personalità e con il proprio iter scolastico o professionale, valorizzando le competenze e le peculiarità di ognuno.

Si può certo ritenere la mediazione utopica e le sue basi ancora troppo teoriche. Ma non si può ignorare il successo che tale strumento ha conosciuto in altri paesi e nemmeno l'impatto che esso avrebbe su un sistema economico già in crisi, se usato con consapevolezza e uno sforzo unanime e collettivo. Non si può negare neanche l'esistenza di validi strumenti di supporto alla mediazione, quali le tecniche di negoziazione o la comunicazione assertiva.

L'Istituto Nazionale Telematico di Battaglia Terme (PD) è convinto che proprio dalla qualità della formazione dei mediatori si debba partire per far decollare questo potenziale strumento deflattivo del sistema giudiziario italiano. Dai professionisti della mediazione può partire la divulgazione di un nuovo modo di intendere la conflittualità civile; e sono infatti proprio mediatori formati dall'Istituto a tenere seminari gratuiti informativi sulla mediazione aperti alla cittadinanza.

L'impegno profuso e l'esperienza accumulata dall'Istituto Nazionale Telematico nel campo dell'alta formazione e della difesa dell'etica professionale gli consentono di organizzare da tempo un corso per mediatori estremamente qualificante e rinomato per l'apporto umano oltre che per quello strettamente didattico. Tutto ciò sulla base non tanto di un cieco entusiasmo, bensì di un continuo aggiornamento e approfondimento dei benefici e insieme delle problematicità di un fenomeno ancora in fieri, come dimostrano i recenti seminari tematici proposti ai professionisti e tenuti da importanti formatori ed esperti del settore.

Il calendario dei prossimi corsi, che si terranno presso le sedi di Battaglia Terme (PD), Adria (RO) e Conegliano (TV), è presente all'indirizzo www.sapermediare.it. Il termine utile per le iscrizioni è il 10 aprile 2012.

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