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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Imprese, a Padova crolla accesso al credito: -850 milioni nel 2013

Quasi un miliardo di euro in meno in un anno rispetto al 2012: secondo i dati Bankitalia elaborati da Fabbrica Padova, Centro studi di Confapi, si registra una contrazione del 4,4% nei prestiti erogati dalle banche

Quasi un miliardo di euro - 850 milioni per l'esattezza - in meno alle imprese nel 2013: secondo i dati Bankitalia elaborati da Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, si registra una contrazione del 4,4% nei prestiti erogati dalle banche. Il direttore dell’Associazione Davide D’Onofrio: "A rimetterci sono in particolare le piccole imprese che non hanno potere negoziale: Confapi Padova sta mettendo in moto nuove strategie per agevolare le Pmi ma è evidente che serve una riforma strutturale nel sistema di accesso al credito".

CREDITO IN PICCHIATA. Tra il mese di ottobre 2013 (ultimo dato disponibile) e lo stesso mese preso in considerazione nel 2012 gli impieghi alle imprese (considerando “società non finanziarie” e “famiglie produttrici”) sono passati da 19.485 milioni di euro a 18.635. Con una perdita, appunto, di 850 milioni, pari al 4,4%. Nello specifico, per le società non finanziarie, il credit crunch parte dai 17.212 milioni concessi nell’ottobre 2012 per arrivare ai 16.433 dell’ottobre 2013 (-779); per quanto riguarda le famiglie produttrici, il balzo all’indietro è da 2.273 milioni ai 2.202 di dodici mesi dopo (-71).

CI RIMETTONO LE PICCOLE IMPRESE. "Il costo della raccolta obbligazionaria delle banche è diminuito nelle principali economie dell’area dell’euro, in particolare in Spagna e in Italia, ma il credito alle imprese non ha ancora beneficiato del miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari, tant’è che scende ancora, a Padova come nel resto del Paese, e continua a rappresentare un freno alla ripresa» commenta Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova, l’Associazione delle Pmi del territorio. "Di fatto, i prestiti risentono della bassa domanda per investimenti e, dal lato dell’offerta, dell’elevato rischio di credito e della pressione della recessione sui bilanci delle banche. Ma, se a questa constatazione si aggiungono i ritardi da parte della pubblica amministrazione della liquidazione dei crediti dovuti alle aziende, si capisce bene che risulta difficile anche solo ipotizzare una vera ripartenza della nostra economia. E invece ora più che mai le nostre aziende avrebbero bisogno di liquidità per i propri investimenti e per coprire sofferenze: oggi, a rimetterci, sono soprattutto le piccole imprese che hanno un potere di negoziazione molto limitato nei confronti del sistema creditizio".

STRATEGIE DI AIUTO. "Come Confapi Padova abbiamo predisposto diverse strategie in grado di facilitare l’accesso al credito, puntando su nuove soluzioni di trasparenza e controlli gestionali, e penso in particolare all’accordo di collaborazione con la società Ambico-Ambiente Consulenza - che si occupa di fornire alle aziende un check-up gratuito, che le preparerà a ridefinire le linee di credito e ad avviare un controllo di gestione specifico - o alle opportunità finanziarie disponibili grazie ad Apiveneto Fidi, il nostro Consorzio fidi di riferimento" conclude la sua disamina D’Onofrio. "È evidente, però, che a questo punto è più che mai necessaria una riforma strutturale nel sistema di accesso al credito e un maggiore sostegno ai confidi, che agevolano le imprese nell’accesso ai finanziamenti".

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