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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Affrontare la crisi senza arrendersi al suicidio: 31 padovani "salvati"

Si tratta degli assistiti dai servizi territoriali presi in carico sinora dal servizio InOltre attraverso il numero verde antisuicidi attivato dalla Regione per dare supporto agli imprenditori più in difficoltà

Un altro imprenditore che, sentitosi schiacciato dalla crisi, non ha saputo reggere il peso di un ostacolo ritenuto insormontabile e ha deciso di togliersi la vita. È successo ieri nella vicina Treviso, protagonista un barista. Casi di suicidi con alla base situazioni di difficoltà economica legate al periodo purtroppo sono ormai all'ordine del giorno.

A PADOVA. Anche la città del Santo e la provincia patavina stanno continuando a pagare questo alto prezzo in termini di vite di imprenditori che si arrendono e scelgono di farla finita come estrema ratio. Ma sul territorio esiste anche una rete di aiuto, non solo psicologica ma anche burocratico-finanziaria che sta raccogliendo buoni frutti. 31 sono i padovani attualmente assistiti dai servizi territoriali presi in carico dal servizio InOltre attraverso il numero verde antisuicidi (800334343) attivato dalla Regione per dare supporto agli imprenditori più in difficoltà.

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IN VENETO. Il servizio Inoltre – La Salute dell’Imprenditore, diretto dalla dottoressa Emilia Laugelli dell’Ospedale di Santorso (Vicenza), ha sinora ricevuto oltre 300 contatti che hanno avuto assistenza ed una valutazione dello stato psicologico. Per 110 è scattato un articolato percorso di affiancamento per definire quali potevano essere le strade da seguire ed i servizi territoriali ai cui rivolgersi: oltre ai 31 di Padova, 35 di Vicenza, 16 di Treviso, 19 di Venezia, 4 di Rovigo, 3 di Verona e 2 di Belluno.

LA TESTIMONIANZA. Questa la testimonianza di Mario (nome di fantasia), un imprenditore attualmente assistito attraverso il servizio InOltre: “Quando ho chiamato non sapevo più cosa fare, avevo pensato anche di farla finita, ma nemmeno questo me lo potevo permettere, con genitori anziani e figli piccoli. Dopo il primo colloquio non ho risolto tutto, ma sto iniziando a rimettere a posto i pezzi. Ho fatto delle nuove scelte imprenditoriali, pianificato cosa fare per gli acquisti natalizi: è il mio lavoro e lo so fare, dovevo però riacquistare la mia dignità di imprenditore. Il prossimo passo è andare ad un appuntamento per un microcredito, una piccola somma con cui posso acquistare nuova merce per il mio negozio. Mi sto ponendo in modo diverso dicendomi: alla morte non c’è rimedio, al resto sì, e non voglio né ora né mai sentirmi dire che potevo fare dell’altro”.

L'APPELLO DI ZAIA. “Rivolgo un appello a tutti coloro che sentono di non farcela – dichiara il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – rivolgetevi all’800334343: una rete di psicologi appositamente preparati è pronta a scattare per sostenere chi li chiama nel primo momento di sconforto e delineare un cammino assistito per superarlo”.

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