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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Dall’alluvione all'emergenza siccità, campi a secco e colture a rischio

Dopo il ritardo delle semine per via degli allagamenti nei terreni inzuppati d'acqua, ora la forte carenza di piogge sta mettendo a repentaglio i raccolti di grano e orzo. Irrigazione d'emergenza per mais e soia e preoccupazione per le ciliegie dei Colli

Al di là di qualche sporadico e isolato temporale, da settimane non piove in tutta la provincia, al punto che diverse colture iniziano a soffrire la penuria d’acqua. Nella campagna della Bassa Padovana, già duramente colpita dall’alluvione di novembre e dagli allagamenti di gennaio e marzo, gli agricoltori ora devono fare i conti la gli effetti della siccità.

“Ogni giorno in più senza pioggia non fa che aggravare la situazione – spiega Marco Calaon, presidente di Coldiretti – Ad oggi i problemi maggiori li registriamo per i cereali, in particolare grano e orzo, la cui maturazione potrebbe essere compromessa dalla mancanza di piogge. Appena qualche mese fa ci trovavamo a fare i conti con il notevole ritardo delle semine nei terreni inzuppati d’acqua dopo gli allagamenti o invasi dalla sabbia nelle zone alluvionate. Oggi invece decine di aziende sono costrette a ricorrere all’irrigazione per permettere la nascita e la crescita di barbabietole, mais e soia. Le situazioni più critiche si registrano nella Bassa Padovana ma gli effetti della siccità si fanno sentire un po’ in tutta la provincia e per la maggior parte delle colture”.
 
Sui colli Euganei, ad esempio, c’è forte preoccupazione per le ciliegie, frutto di stagione tipico del territorio. La carenza d’acqua sta compromettendo la fase finale della maturazione con conseguenze sulle dimensioni: il rischio concreto per i produttori è quello di trovarsi a raccogliere ciliegie “mignon”, assai più piccole del normale. Il prolungarsi della siccità potrebbe avere delle conseguenze anche sui vigneti e gli uliveti. Per quanto riguarda la frutta attualmente le piante, che hanno radici profonde, riescono ancora a resistere, anche se dove possibile gli agricoltori si stanno attrezzando con l’irrigazione.
 
In diversi casi si è già dovuto ricorrere all’irrigazione di soccorso per far nascere i semi non germinati o per portare sollievo alle coltivazioni, in un periodo in cui solitamente non si irriga, con problemi di disponibilità idrica e forti aumenti dei costi di produzione. Forte la preoccupazione degli imprenditori sul fatto che, dopo un così lungo periodo di assenza delle precipitazioni, si verifichino violente grandinate o trombe d’aria. Tra l’altro i forti temporali provocherebbero danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo.

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