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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Don Giorgio Bozza al fianco degli agricoltori di Coldiretti: «Depositari di valori fondamentali»

A Vigonza l’incontro con il nuovo consigliere ecclesiastico insieme a Don Paolo Bonetti, consigliere nazionale di Coldiretti e al vicario episcopale don Marco Cagol

«Siete i depositari di valori fondamentali, non negoziabili, come l’attenzione alla persona, alla natura che vi circonda, alla sostenibilità del vostro lavoro». Con queste parole Don Giorgio Bozza ha esordito da consigliere ecclesiastico di Coldiretti Padova, in occasione del primo incontro con gli agricoltori nella sala parrocchiale di Vigonza. Don Giorgio Bozza, 46 anni, parroco di Ronchi di Casalserugo e docente alla Facoltà Teologica del Triveneto, prende il testimone, su richiesta del Vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla, da don Galdino Canova, per diversi anni consigliere ecclesiastico di Coldiretti.

L'intervento

Ad accompagnarlo nel debutto a fianco della più rappresentativa organizzazione degli agricoltori padovani è stato don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti, intervenuto a Vigonza insieme don Marco Cagol, vicario episcopale della Diocesi di Padova per le relazioni con il territorio, in un momento di confronto e di riflessione sugli aspetti etici e culturali che distinguono e caratterizzano l'azione culturale di Coldiretti come forza sociale all'interno di un contesto economico sempre più competitivo che impone nuove sfide ma anche una approccio etico. «L’agricoltura non è solo un mero fattore economico – ha sottolineato don Paolo Bonetti - ma presidio del territorio, attenzione all’ambiente e alle persone. Accanto alle ragioni del produrre ci sono quelle del cuore e la coesione sociale è l’indicatore fondamentale per un’organizzazione come Coldiretti che crede in relazioni inclusive e che crede sia possibile rendere ricca di umanità la realtà lavorativa nelle nostre campagne. Solo così possiamo continuare ad essere ambasciatori di speranze forti, a servizio della grande causa del bene comune».

«Ascoltare la natura»

Don Marco Cagol ha portato il saluto del Vescovo e presentato il nuovo consigliere ecclesiastico «don Giorgio viene dal vostro mondo e prima di entrare in seminario ha anche lavorato in fabbrica. Ora è parroco e professore di teologia morale, ha accettato volentieri questo nuovo incarico che è anche una sfida. Il vostro rapporto con il tempo e lo spazio – ha aggiunto don Marco rivolto agli agricoltori - vi permette rimanere fedeli a determinati valori, che sono anche i valori della Chiesa il cui ritmo è scandito da liturgie, memorie e feste. E’ un ritmo in un certo modo sfasato rispetto alle accelerazioni cui siamo sottoposti in questo tempo ma anche più autentico. La velocizzazione dei processi invece compromette il ritmo del pianeta. Il rapporto con il tempo e lo spazio rende più facile entrare in relazione con gli altri, considerare anche il valore dell’attesa, del riposo, della fragilità umana». «Morale è tener conto della persona che ho davanti, perché le persone ti provocano. Durante le sere in campagna mio padre mi diceva che dovevo imparare ad ascoltare il mais che cresce. Significa anche comprendere il valore del silenzio, capire che la natura ha bisogno dei suoi tempi. Da qui il valore della sostenibilità, del non “tirare” i prodotti, nel rispettare i ritmi della natura e anche i nostri. Altro valore trasmesso dagli agricoltori è l’attenzione per il lavoro “fatto bene”, un aspetto estetico che passa attraverso la contemplazione, perché la contemplazione del bello ci rende più buoni. Vi ringrazio per l’attenzione e l’accoglienza che mi avete riservato e volentieri intraprendo questo cammino al vostro fianco». Il presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan e il direttore Giovanni Roncalli hanno ringraziato gli ospiti per gli interessanti spunti di riflessione ed espresso gratitudine nei confronti del Vescovo Claudio, che con la nomina del consigliere ecclesiastico ha confermato l’attenzione e la vicinanza della Chiesa di Padova agli agricoltori.

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