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Economia Limena / Via Buccia

Limena, azienda avanza 2milioni di euro da 12 anni da municipalizzata

Protagonista la Elbi di via Buccia, che da oltre 10 anni è in causa contro la Amia di Palermo per vedersi riconosciuto il proprio credito: un'ingente fornitura di cassonetti per l'asporto rifiuti. La denuncia dell'imprenditore e di Federcontribuenti

Un imprenditore padovano in guerra da 10 anni per rivendicare un proprio credito verso la pubblica amministrazione. È la storia di Luigi Brustio, presidente della Elbi spa, azienda nel settore della termoidraulica e non solo, con sede principale a Limena in via Buccia ma con altri stabilimenti nel nord e sud Italia, nonchè negli Stati Uniti.

IN CREDITO DA 12 ANNI. L’impresa, da ormai 10 anni ha messo in piedi una causa legale per vedersi riconosciuta una ingente fornitura, di quasi 2 milioni di euro a valori attualizzati, relativa - ormai 12 anni fa - a 4mila cassonetti per l’asporto rifiuti ad una municipalizzata, la Amia di Palermo, che ha all'attivo decine di milioni di euro di passivo. Una sentenza del tribunale di Palermo ha già riconosciuto le ragione dell'azienda padovana, ma nel frattempo dei soldi nemmeno l'ombra. Nel 2014 è intanto prevista l'udienza in sede di appello.

L'APPELLO AL GOVERNO. “Il Governo ha recentemente proclamato un decreto secondo cui entro 30 giorni le aziende pubbliche devono pagare i propri fornitori – spiega Marco Paccagnella, presidente nazionale Federcontribuenti – in questo caso di giorni ne sono passati oltre 3000 senza che sia successo nulla. Siamo al ridicolo”. Federcontribuenti, nel suo appello, chiede direttamente al governo Monti o alla Regione Sicilia di farsi carico di questa vicenda definita "kafkiana".

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