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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

«Ecobonus casa del 110%? Straordinaria opportunità, ma serve una proroga fino al 2022»

A lanciare l’appello è Giovanni Varotto, coordinatore del Sistema Casa di Confartigianato Imprese Padova: «Se si pensa che la metà delle imprese artigiane della nostra provincia ruotano attorno all’edilizia, si può comprendere l’importanza che questo settore riveste nel rilancio dell’economia del nostro territorio»

«Il superbonus del 110% rappresenta una straordinaria opportunità per riqualificare il patrimonio edilizio e puntare al rilancio di un comparto strategico come quello edile, ma per garantire la reale efficacia della misura bisogna prorogarla fino al 2022»: a lanciare l’appello è Giovanni Varotto, coordinatore del Sistema Casa di Confartigianato Imprese Padova.

Superbonus

Sono oltre 11.800 le imprese che operano nel comparto casa, in provincia di Padova, occupano complessivamente 24.300 addetti. Spiega Varotto: «L’interesse della categoria per questo provvedimento è evidente: abbiamo proposto un webinar di approfondimento per i nostri associati che operano nel comparto e in un’ora avevamo già cento iscritti. Adesso è importante formare gli addetti ai lavori su tutti i risvolti della misura. Per questo abbiamo fatto intervenire fiscalisti e progettisti. Se si pensa che la metà delle imprese artigiane della nostra provincia ruotano attorno all’edilizia, si può comprendere l’importanza che questo settore riveste nel rilancio dell’economia del nostro territorio. Con grande difficoltà siamo tornati ad alzare la testa dopo la complessa crisi congiunturale iniziata con il 2008 ed oggi ci troviamo di fronte ad un’altra sfida. Per questo riponiamo grande fiducia nel superbonus, che ben si sposa con una politica consolidata della nostra associazione: puntare sulla riqualificazione degli edifici esistenti, nel rispetto dell’ambiente».

Criticità?

Varotto, inoltre, sottolinea quella che può essere una "criticità": «I piccoli artigiani fanno fatica a far fronte allo sconto in fattura. Cedere il credito d’imposta alle banche rappresenta certamente un superamento di questa criticità, a patto che le banche rispondano positivamente. Sarà necessario capire a quali condizioni gli istituti di credito siano disponibili ad acquistare il credito d’imposta. Serve quindi fissare in maniera chiara le regole di ingaggio perché l’intera operazione si riveli realmente competitiva. La nostra associazione sta già studiando degli appositi pacchetti da proporre alle banche, così da permettere alle nostre imprese di offrire al cliente un’opportunità di fatto irrinunciabile per chi ha i requisiti». La misura decisa dal Governo prevede un salto di qualità energetica di due classi per l’edificio sul quale si opera: «Questo significa - conclude Varotto - che gli artigiani dovranno puntare sul lavoro di squadra, affidandosi ad un progettista di fiducia. È indispensabile quindi puntare su professionisti capaci in grado di affiancare il cliente nelle giuste scelte da operare per arrivare a realizzare lavori a costo zero».

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